Cent’anni di storia per il vino simbolo di Carmignano [VIDEO]

Villa Capezzana celebra 100 anni di storia e tradizione, raccontando il vino toscano, l’arte e la passione di una famiglia legata al territorio.

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Villa Capezzana, icona del vino toscano, celebra quest’anno un secolo di storia. L’etichetta che racconta uno dei vini più rappresentativi della nostra regione è custode di una tradizione che ancora oggi prende vita nel bicchiere.

La prima versione risale al 1925, legata alla famiglia Contini Bonacossi. In questa bottiglia il Sangiovese incontra l’uva Francesca, arrivata in Toscana grazie a Caterina de’ Medici, dando vita al celebre blend di Carmignano. Ridisegnata negli anni ’60 da Ugo Contini Bonacossi, l’etichetta è stata celebrata con una verticale di sette annate storiche, dal 1925 al 2021.

Una famiglia profondamente legata a questo territorio affronta oggi la sfida del passaggio generazionale: la quinta generazione, protagonista della gestione dell’azienda, porta avanti il naturale percorso di una realtà toscana con radici solide e uno sguardo aperto al mondo.

Camminando tra le stanze di questo gioiello architettonico della nostra regione, Villa Capezzana, si percepisce ancora lo spirito dei collezionisti d’arte che da sempre contraddistingue questa famiglia, rimasto intatto nel tempo. Addentrandomi nell’appassitoio, incontro le uve Trebbiano destinate a dare vita al prezioso Vin Santo.

Cent’anni dopo, Villa Capezzana continua a raccontare la storia, l’arte e l’impegno del vino toscano, confermandosi custode di un’eredità che vive in ogni calice.

Milko Chilleri
Giornalista e Sommelier, da sempre attivo comunicatore di arte cultura e gastronomia. Il vino è la mia passione: un bellissimo viaggio che non finisce mai.