Il Consorzio Vini Valle d’Aosta annuncia un avvio di vendemmia che si preannuncia generoso e di grande interesse qualitativo. Le uve raccolte in questi giorni si presentano sane, belle e ricche di potenzialità, confermando l’impegno dei viticoltori e la singolare ricchezza del terroir valdostano.
Quest’anno la vendemmia è iniziata con qualche giorno di anticipo rispetto alla norma, a causa delle elevate temperature registrate nell’estate 2025. Una scelta necessaria per preservare acidità e freschezza, elementi fondamentali soprattutto per gli spumanti e, più in generale, per mantenere intatte le caratteristiche tipiche dei vini di montagna: finezza, eleganza e vivacità aromatica.
Ad accompagnare l’inizio della raccolta è arrivato anche un importante riconoscimento internazionale. Il celebre critico James Suckling ha recentemente visitato la Valle d’Aosta (Aosta) attribuendo punteggi superiori a 95/100 ad alcune delle più importanti realtà vitivinicole del territorio, tra cui Grosjean, Les Crêtes, Rosset e Ottin.
Il Consorzio ha espresso le proprie congratulazioni alle aziende coinvolte, sottolineando come la loro costanza e dedizione abbiano saputo rappresentare al meglio l’eccellenza vitivinicola valdostana, rafforzando l’immagine della regione sui mercati internazionali.
“La vendemmia 2025 inizia sotto i migliori auspici, con uve di straordinaria qualità e un riconoscimento di rilievo che premia il lavoro dei nostri produttori – dichiara Nicolas Bovard, presidente del Consorzio – la Valle d’Aosta si conferma così una terra capace di affrontare con consapevolezza le sfide climatiche, tutelando al contempo la tipicità dei propri vini e guadagnando un posto sempre più significativo nel panorama enologico mondiale.”
Con l’avvio della nuova raccolta e i recenti successi ottenuti, la Valle d’Aosta rinnova il proprio impegno nel custodire e valorizzare un patrimonio vitivinicolo che, vendemmia dopo vendemmia, racconta l’armonia tra natura, montagna e tradizione.
Il Consorzio, costituitosi nel marzo 2022 dopo anni di lavoro di Vival – Associazione Viticoltori Valdostani, associa oggi 48 aziende del territorio. Con una produzione di circa 1,8 milioni di bottiglie all’anno, rappresenta il 97% del vino DOC regionale, consolidando il ruolo della Valle d’Aosta come punto di riferimento dell’enologia italiana.