Quando la semplicità è un valore autentico: ecco “Giovè”

A Roselle (GR), il “Giovè” di GagiaBlu svela un Sangiovese giovane e fresco, elegante nella sua semplicità, perfetto per chi cerca autenticità e facilità di beva.

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In Toscana, quando si parla di Sangiovese, i nostri pensieri spesso vanno a vini strutturati, complessi, talvolta con spigolature marcate. Eppure, esiste un Sangiovese che sorprende per leggerezza e immediatezza: è il “Giovè” dell’azienda GagiaBlu di Roselle (GR), un vino che non ti aspetti, fresco, sincero e capace di piacere anche ai palati più giovani.

Questo Sangiovese, di stile impeccabile e precisione autentica, si abbina a piatti inusuali: da una zuppa di pesce a un fritto dell’aia, fino a un tagliere di formaggi giovani. Un vino versatile, capace di dialogare con la cucina senza perdere identità.

Alla vista si presenta rubino scarico con riflessi porpora. Al naso è fragrante e fresco: note di rosa si accompagnano a amarene, seguite da un pot-pourri di fragole, mirtilli rossi e arancia sanguinella sul finale, con ritorni balsamici. Al palato è snello, giovane e fresco, dove il frutto si impone senza eccessi, sostenuto da acidità perfettamente integrata all’alcol e chiusura succosa di arancia.

Un vino che stupisce per la facilità di beva, dimostrando come la semplicità possa diventare un valore autentico. Sobrio nel vestito, equilibrato con il cibo, il “Giove” di GagiaBlu rappresenta un Sangiovese sincero, capace di raccontare con leggerezza la grandezza del territorio della Maremma.

Milko Chilleri
Giornalista e Sommelier, da sempre attivo comunicatore di arte cultura e gastronomia. Il vino è la mia passione: un bellissimo viaggio che non finisce mai.