Nel primo semestre del 2025, l’export agroalimentare italiano mostra segnali di ripresa, con variazioni territoriali significative. Il Centro e il Nord-Ovest guidano la crescita, mentre il Sud e le Isole registrano cali importanti.
Secondo Istat, il Lazio (+17,4%), la Toscana (+11,8%) e l’Abruzzo (+10,1%) hanno registrato gli incrementi più marcati nelle vendite di prodotti alimentari, bevande e tabacco, contribuendo in modo decisivo alla crescita nazionale del settore. Al contrario, Campania (-15,5%), Sicilia (-11,2%) e Sardegna (-17,3%) hanno evidenziato contrazioni rilevanti.
Le esportazioni più significative provengono dai principali mercati esteri: il Lazio verso gli Stati Uniti (+133,7%), la Toscana verso Spagna (+97,5%) e Francia (+27%), e l’Abruzzo verso paesi europei selezionati. Le flessioni più rilevanti interessano la Campania verso la Svizzera (-43,1%) e la Toscana verso la Turchia (-37,2%).
A livello provinciale, spiccano le performance positive di Firenze (Toscana), Roma (Lazio) e Frosinone (Lazio), mentre tra i territori in calo figurano Napoli (Campania), Siracusa (Sicilia) e Cagliari (Sardegna).
I dati evidenziano come l’agroalimentare italiano continui a rappresentare un pilastro dell’export nazionale, sostenuto dalle regioni centrali e da produzioni di qualità, nonostante le difficoltà di alcune aree meridionali.





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