Le foreste italiane, se curate, rappresentano molto più di un semplice patrimonio naturale. Dario Nardella, eurodeputato PD, sottolinea che la loro gestione è fondamentale per proteggere il territorio dai rischi legati al cambiamento climatico. “Le foreste, se curate, rappresentano un argine vero al cambiamento climatico”, ricorda, evidenziando il pericolo concreto di alluvioni e smottamenti nelle aree abbandonate.

Il nodo principale riguarda l’abbandono delle aree boschive e coltivate. “Se le foreste vengono lasciate a se stesse diventano un problema, se invece vengono protette e valorizzate non solo sono una risorsa per l’ambiente, ma anche per un’economia green”.

Nardella porta esempi concreti di sviluppo sostenibile: “Tutti i rifiuti naturali dei boschi, tutto ciò che è cippato, rappresenta biomassa. Con gli investimenti giusti possiamo trasformarla in energia pulita, come il biometano per le automobili”. Inoltre, ricorda l’importanza delle piccole aziende italiane: “Abbiamo molte piccole aziende nel settore del legno che potrebbero sviluppare un’economia sostenibile, ad esempio nel settore delle costruzioni, con edifici termicamente autosufficienti”.

Non manca la critica politica: “È un fatto molto negativo che i Popolari Europei abbiano votato con l’estrema destra per bloccare un provvedimento importante sul monitoraggio delle foreste. Proteggere e monitorare non significa danneggiare l’economia o l’agricoltura, tutt’altro”.

Infine, l’eurodeputato PD sottolinea la necessità di investimenti e formazione. “La Toscana può essere un esempio di eccellenza se si sostengono le aziende che operano in questo settore e si prepara personale adeguato. Non possiamo lasciare l’abbandono delle foreste all’anarchia: ben curate, rappresentano un’opportunità concreta per un futuro più sostenibile”.

Milko Chilleri
Giornalista e Sommelier, da sempre attivo comunicatore di arte cultura e gastronomia. Il vino è la mia passione: un bellissimo viaggio che non finisce mai.