Senza formazione i giovani imprenditori agricoli rischiano di restare fermi al palo, insieme alle loro aziende. È una delle criticità principali, accanto alla burocrazia, che frena la crescita delle imprese nelle campagne toscane. Il tema è emerso con forza durante il tour Info Pac 2025, promosso da Giovani Impresa, e nell’ultima edizione degli Oscar Green ospitata a Casa Coldiretti.
Molti ragazzi lamentano l’impossibilità di sostenere i costi della formazione: solo un’impresa agricola su dieci under 40 che ha fatto investimenti innovativi ha puntato anche su organizzazione, gestione o marketing. Un messaggio raccolto dal Ministero dell’Agricoltura, che ha previsto un sostegno ad hoc nel piano Coltivitalia da 1 miliardo di euro.
La misura, annunciata da Coldiretti Toscana, prevede un credito d’imposta fino a 2.500 euro per imprenditori agricoli under 41 che abbiano avviato l’attività dal 1° gennaio 2021. Coprirà l’80% delle spese per corsi, seminari e coaching, comprese spese di viaggio e soggiorno fino al 50%. Le domande saranno presentabili fino al 24 settembre 2025 tramite il portale dell’Agenzia delle Entrate, utilizzando il software “Gestione azienda agricola”.
Nella regione operano quasi 3.000 aziende guidate da under 35, pari al 7% del totale. Secondo il centro studi Divulga, il 64,6% eredita attività familiari mentre solo il 27,9% fonda imprese completamente nuove. Nonostante questo, le aziende giovanili risultano più produttive: la resa media è di 4.296 euro per ettaro, circa il doppio rispetto ai 2.207 euro della media europea.
L’obiettivo del bonus è rafforzare ulteriormente queste realtà, premiando chi investe in competenze e formazione per rendere il settore agricolo toscano più competitivo e innovativo.