Il valore dell’export dei prodotti DOP e IGP ha superato i 94 milioni di euro, segnando una crescita del 18,4% rispetto all’anno precedente, mentre il totale dell’export agroalimentare regionale si è attestato intorno ai 4 miliardi di euro, con un incremento medio annuo dell’11,2% negli ultimi cinque anni. Vino e olio extravergine di oliva rappresentano i prodotti di punta, da soli coprono due terzi dell’export, in particolare verso Stati Uniti (27%), Germania (14%) e Francia (9,7%), con un rafforzamento dei mercati del Nord Europa e dell’Asia orientale.
Sono questi i dati presentati questa mattina nel corso del workshop “AgroToscana: Identità, territori, mercati”, ISMEA ha presentato la fotografia aggiornata della Toscana DOP IGP, confermando il ruolo centrale del comparto agroalimentare toscano sia come leva economica sia come volano di identità territoriale.
La Toscana mantiene un ruolo da protagonista anche in termini di imprese, con quasi 42 mila attività agroalimentari, di cui oltre il 30,4% a conduzione femminile e quasi il 6,8% guidate da under 35, evidenziando un settore dinamico e in grado di attrarre nuove generazioni. Gli occupati del comparto superano i 45 mila, distribuiti tra produzione primaria, trasformazione e servizi collegati, come agriturismo, vendita diretta e turismo rurale. Il valore complessivo della produzione agricola regionale ha raggiunto 3,6 miliardi di euro, con una crescita di circa il 4% rispetto all’anno precedente e un aumento di quasi il 30% rispetto al 2020. La Superficie Agricola Utilizzata ammonta a quasi 560 mila ettari, circa un quinto del territorio regionale.
La Toscana conferma la propria eccellenza anche nella produzione alimentare certificata, con 90 registrazioni tra DOP e IGP, di cui 32 prodotti alimentari e 58 vini. Tra i comparti più performanti spiccano panetteria e pasticceria, carni fresche e oli d’oliva, con sei prodotti che da soli concentrano l’88% del valore complessivo: Cantuccini Toscani IGP, Prosciutto Toscano DOP, Pecorino Toscano DOP, Olio Toscano IGP, Finocchiona IGP e Vitellone Bianco dell’Appennino Centrale IGP.
L’agricoltura biologica continua a rappresentare un pilastro dello sviluppo toscano: con oltre 237 mila ettari coltivati a biologico, pari al 36,4% della superficie agricola regionale, la Toscana si colloca al secondo posto tra le regioni italiane per incidenza del biologico, con dieci distretti certificati, quattro dei quali di nuova istituzione. Questo approccio sostenibile si integra con la diffusione degli agriturismi, circa 5.800 in tutta la regione, dove quasi la metà produce almeno un prodotto DOP o IGP e un terzo utilizza metodi biologici, diventando un modello di integrazione tra ospitalità e produzione agricola.
Il settore turistico collegato al cibo conferma la sua forza con oltre 5 milioni di presenze annue, di cui il 70% stranieri, attratti da esperienze enogastronomiche autentiche, degustazioni, visite guidate e attività all’aria aperta. Il sentiment online sulla Toscana del food raggiunge 86,5 su 100, a indicare un apprezzamento diffuso per la qualità dei prodotti, la ristorazione e l’accoglienza, con margini di miglioramento su trasparenza dei menu e formazione del personale.
La valorizzazione del territorio passa anche attraverso strumenti digitali innovativi. Il portale Vetrina Toscana, il nuovo Destination Management System e i format multimediali di Fondazione Sistema Toscana e intoscana.it permettono di connettere produzione, turismo e comunicazione, raggiungendo cittadini e turisti interessati al settore.





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