Vendemmia 2025, Italia torna ai vertici mondiali

La raccolta segna un balzo produttivo grazie a clima favorevole e gestione agronomica, ma il mercato resta fragile tra dazi e concorrenza globale.

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La vendemmia 2025 si preannuncia tra le migliori degli ultimi anni, con una produzione stimata in 47,4 milioni di ettolitri. Uve sane e di qualità promettono vini eccellenti in molte regioni italiane. Secondo l’indagine congiunta di Assoenologi, Unione italiana vini (Uiv) e ISMEA, la produzione crescerà dell’8% rispetto alla scorsa campagna, riportando l’Italia in linea con le medie storiche e confermando il primato mondiale davanti a Francia (37,4 milioni di ettolitri) e Spagna (36,8 milioni).

Il presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella, sottolinea come il clima variabile abbia inciso in modo diverso lungo la Penisola: “Nonostante piogge e siccità, la qualità delle uve resta molto buona, in alcune aree persino eccellente. È la conferma del ruolo centrale degli enologi nell’affrontare i cambiamenti climatici”.

Dati positivi anche per il direttore generale di ISMEA, Sergio Marchi, che evidenzia una crescita significativa soprattutto nel Mezzogiorno: “I risultati sono frutto di condizioni meteo favorevoli e del sostegno istituzionale, con investimenti mirati dal Governo Meloni e dal ministro Francesco Lollobrigida“.

Più prudente il presidente Uiv, Lamberto Frescobaldi: “Un raccolto così abbondante rischia di comprimere i margini della filiera. Serve un nuovo modello produttivo capace di adattarsi alle dinamiche di mercato”.

A livello europeo, il segretario generale del CEEV, Ignacio Sánchez Recarte, segnala un leggero aumento complessivo della produzione, pur con differenze regionali, mentre il presidente di ICE, Matteo Zoppas, richiama l’attenzione sul mercato: “Export in calo nei volumi e dazi USA al 15% pesano sul comparto. La qualità resta la nostra arma, ma servono strategie promozionali diversificate”.

Il quadro regionale mostra un Sud in forte crescita (+19%), trainato dalla Puglia (+17%), mentre il Nord Ovest segna +8% con la Lombardia (+15%) in ripresa. Veneto guida la classifica con quasi 12 milioni di ettolitri, seguito da Puglia ed Emilia-Romagna, che insieme coprono il 59% della produzione nazionale.

Nonostante i segnali incoraggianti, il settore resta sotto pressione. La vendemmia 2025 si conferma così un’annata promettente dal punto di vista qualitativo, ma chiamata a misurarsi con mercati saturi e sfide internazionali sempre più complesse.

redazione rossorubino
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