Perché Nord! Il Chianti Classico di San Casciano incontra il Taurasi

A Villa Le Corti esperti e produttori hanno presentato vini di due territori simbolo, raccontando storia, clima e caratteristiche uniche.

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Nella suggestiva cornice di Villa Le Corti a San Casciano in Val di Pesa (Fi) ha avuto luogo la quarta edizione di Perché Nord. Un appassionante seminario incentrato sull’UGA più a nord del Chianti Classico, quale San Casciano.  In degustazione vini di annate diverse e tipologie diverse, Annata e Gran Selezione  di Chianti Classico e quattro vini provenienti dalla parte più a nord dell’Irpinia, ossia il Taurasi.

Condotta magistralmente dagli esperti giornalisti enogastronomici, Antonio Boco e Paolo De Cristofaro e presieduta da Duccio Corsini, patron di Villa Le Corti e Maddalena Fucile, Presidente di San Casciano Classico, associazione  che raggruppa i produttori di vino di questo affascinante lembo di Chianti Classico.

Un Excursus sui due areali ha preceduto la degustazione dei vini, durante la quale sono intervenuti anche i produttori di San Casciano. Visto che la platea era rappresentata prevalentemente da giornalisti, degustatori e operatori toscani, sono stati forniti più dettagli sul territorio del Taurasi rispetto a quello del Chianti Classico. Alcune nozioni sulle 2 denominazioni preludono l’analisi sensoriale dei vini.

San Casciano è uno degli otto comuni facenti parte del territorio del Chianti Classico,  il più a nord di tutto l’areale,  il più fiorentino, proprio per la sua vicinanza al capoluogo.  Un territorio di straordinaria bellezza,  ove la presenza dell’olivo supera quella della vite, caratterizzato da dolci colline, i cui vigneti sono posti ad altimetrie che vanno dai 250 ai 350 metri s.l.m. con un clima  mediterraneo, caratterizzato da buone escursioni termiche tra il giorno e la notte. I suoli sono di origine fluviale,  ricchi di scheletro, come galestro,  alberese e ciottolo tondo con argilla rossa e sabbia. Il vitigno principe è il Sangiovese, tuttavia, vengono allevate anche altre varietà sia autoctone sia internazionali. Il Chianti Classico viene prodotto in tre versioni: Annata, Riserva e Gran Selezione.

Taurasi è una perla enologica italiana, più precisamente dell’Irpinia in provincia di Avellino . Un vino ottenuto interamente o prevalentemente con uve di Aglianico. Come suggerisce il  nome, si può produrre nel comune di Taurasi e nei comuni limitrofi quali Bonito, Castelvetere sul Calore, Castelfranci, Fontanarosa, Luogosano, Lapio, Mirabella Eclano, Montemarano, Montefalcione, Montemiletto, Pietradefusi, Paternopoli, Sant’Angelo all’Esca, San Mango sul Calore, Torre le Nocelle e Venticano. Due sono le tipologie: il Taurasi, che per corrispondere al disciplinare, deve avere un invecchiamento di almeno 3 anni, di cui 12 mesi in botti di legno ed il Taurasi Riserva, con 4 anni di invecchiamento e almeno 18 mesi in botti di legno. I vigneti nei 17 Comuni, sono posti ad un’altimetria che varia dai 400 ai 700 metri s.l.m. su terreni prevalentemente argillosi, sabbiosi e calcarei. Il clima è caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra le ore diurne e notturne. Il vitigno é stato introdotto in Italia ad opera dei Greci nel VII° secolo. Il nome Taurasi, s’ipotizza che derivi da Arx Taurasia, città fondata dagli Irpini.  Il Taurasi si può fregiare della Docg dal marzo del 1993, già Doc dal 1970. È stato il primo vino ad ottenere la meritatissima Denominazione di origine controllata e garantita in tutto il Sud Italia. È un vino rosso potente, elegante e decisamente longevo.

Ecco i vini degustati:

Chianti Classico 2022 Calcamura – Rubino intenso, al naso è  complesso con note di ciliegia, prugna, ribes e una sottile speziatura, al palato è  espressivo, elegante e persistente.
Chianti Classico Avenne 2021 Baciate Me – Color rosso rubino, sprigiona sentori di violetta, marasca, fragolina di bosco e spezie dolci, al gusto è fresco, setoso e armonioso.
Chianti Classico Gran Selezione 2020 La Sala del Torriano – Dal rubino trasparente, emana sentori di rosa canina,  arancia rossa, amarena, prugna, mora e bacche di ginepro,  il sorso è ricco, suadente e persistente.
Chianti Classico Gran Selezione Zac 2020 Villa Le Corti – Tonalità rosso rubino,  rivela sentori di viola mammola,  marasca, ribes, lampone,  tabacco, liquirizia  e spezie dolci,  al gusto è avvolgente con tannini nobili ed è dotato di una buona piacevolezza di beva.

Taurasi Radici Etichetta Nera 2019 Mastroberardino – Rosso rubino intenso,  dai riflessi tendenti al granato, sviluppa note di viola, ciliegia, frutti di bosco, prugna, pepe e timo, il sorso é ricco, fine, avvolgente e coerente.
Taurasi 2017 Pietracupa – Rosso rubino, al naso rimanda sentori di ciliegia, frutti di bosco, di viola passita, tabacco e di erbe officinali, scivola vellutato in bocca,  piacevole trama tannica ben amalgamata con freschezza e sapidità.
Taurasi 2017 Contrade di Taurasi – Dal rosso rubino, consistente trasparente, al naso svela sentori di frutta matura e note sia balsamiche sia speziate, al gusto è pieno, suadente e persistente.
Taurasi 2013 Perillo – Rosso Rubino, tendente al granato, sviluppa sentori di prugne, amarene, tabacco pepe nero ed eucalipto, al palato è ricco, materico, armonioso e duraturo.

Adriano Guerri
Lavorando in importanti hotels europei, per approfondire la conoscenza del mondo enoico frequento un corso vini a Londra.Mi appassiono al nettare di Bacco, al ritorno in Italia divento Sommelier Professionista. Un punto di partenza, inizio a partecipare a kermesse enoiche, degustazioni guidate, visite in azienda e areali sia in Italia sia all'estero. Da qualche anno scrivo articoli sul mio blog ed alcune riviste di settore nazionali.