La Doc Orcia, durante la 14ª edizione dell’Orcia Wine Festival, ha celebrato i suoi primi 25 anni con un programma denso di eventi, masterclass e momenti di confronto. Un anniversario che ha visto protagonisti produttori soddisfatti e un pubblico numeroso, composto in gran parte da giovani appassionati. Le masterclass hanno registrato il tutto esaurito, segno dell’interesse crescente verso questa denominazione.
Tra queste, quella del 27 aprile, ospitata nei raffinati saloni di Palazzo Chigi a San Quirico d’Orcia, si è distinta per intensità e contenuti. Magistralmente condotta da Alessandro Brizi, caporedattore della rivista L’Assaggiatore dell’Onav, la degustazione è stata un vero viaggio nella storia: dall’antica Roma, quando questa terra era amata e coltivata, fino alle sfide e ai successi contemporanei.
La Doc Orcia è nata ufficialmente il 14 febbraio di venticinque anni fa. Un traguardo che si inserisce in un contesto di valore universale: nel 2024, la Val d’Orcia è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Qui il vitigno predominante è il Sangiovese, impiegato in purezza o in combinazione con altre varietà autorizzate, dando vita a sette tipologie: Orcia Bianco, Orcia Rosato, Orcia Rosso, Orcia Rosso Riserva, Orcia Sangiovese, Orcia Sangiovese Riserva e Orcia Vinsanto.
La masterclass ha offerto un quadro rappresentativo della ricchezza enologica della denominazione, con assaggi che hanno messo in luce identità, eleganza e versatilità del Sangiovese.
I vini in degustazione
La degustazione è iniziata con il San Niccolò Orcia Sangiovese Doc 2024 de La Grancia di Spedaletto, dal profilo agrumato e fruttato con leggeri accenni balsamici.
Il Sassodisole Orcia Sangiovese Doc 2022 di SassodiSole ha offerto note di frutta matura e spezie, con buona struttura.
Il Miraggio Orcia Sangiovese Doc 2021 di Bagnaia ha mostrato frutta rossa e un tocco di tabacco, sostenuto da freschezza e sapidità.
Il Cenerentola Rosso Orcia Doc 2019 della Fattoria del Colle Donatella Cinelli Colombini ha unito prugna, agrumi e tabacco in un sorso morbido.
Il Frasi Orcia Sangiovese Riserva Doc 2021 di Capitoni Marco si è distinto per aromi floreali e spezie delicate, con equilibrio gustativo.
Il Il Tocco Orcia Sangiovese Riserva Doc 2020 di Campotondo ha presentato amarena e tabacco con note di legno ben integrate.
Il Giovesone Orcia Sangiovese Riserva Doc 2020 de La Nascosta ha offerto frutta rossa e accenni mentolati.
Il Tinia Orcia Sangiovese Riserva Doc 2020 di Fabbrica ha unito frutti di bosco e spezie dolci in una trama morbida.
Il Tribolo Orcia Sangiovese Riserva Doc 2020 di Podere Albiano ha portato note di frutta scura e leggere sfumature tostate.
Il Di Testa Mia Orcia Sangiovese Riserva Doc 2019 di Poggio Grande ha un profilo fruttato con tocchi di incenso e tè.
Il Sornione Orcia Sangiovese Riserva Doc 2019 di Valdorcia Terre Senesi ha combinato frutta rossa e spezie in un sorso pieno.
L’Aetos Orcia Sangiovese Riserva Doc 2019 di Tenuta Sanoner ha offerto frutta fresca e richiami floreali.
L’Atrivm Orcia Sangiovese Riserva Doc 2018 di Atrium ha chiuso con aromi di frutta matura e spezie.