L’opera è stata presentata all’inaugurazione della personale dell’artista al museo dell’Uva in piazza Buondelmonti a Impruneta: intitolata “Mauritania e…”, con le sue trentotto opere in mostra per lo più ad olio, curata da Tullio Del Bravo, rappresenta una parte del percorso di viaggio, di vita e artistico di Magazzini. In uno dei dipinti troviamo anche anche Marrakech, di recente colpita da un terremoto devastante: “Lì sono stato spesso e ho tanti amici – spiega – che hanno visto le proprie case distrutte. Sono molto legato a quella terra e a quel popolo per il quale provo un grande senso di gratitudine”.

Nell’occasione è stata anche presentata anche la coppa che andrà al rione vincitore della 97ª edizione della Festa dell’Uva, realizzata dall’artigiano Andrea Pesci della fornace Pesci Giorgio e Figli.

Alla presentazione erano presenti insieme ad i due autori, il presidente dell’Ente Festa dell’Uva Filippo Venturi, il sindaco di Impruneta Riccardo Lazzerini,  che hanno colto l’occasione per fare un annuncio estremamente importante:

“Ad Impruneta vino e arte sono legati in uno splendido connubio, che ogni anno celebra la creatività ed il lavoro di artisti di fama nazionale e internazionale. Con piacere annunciamo che abbiamo avviato la candidatura della Festa dell’Uva a Patrimonio Culturale Immateriale Unesco. Il ricco programma della 97ª Festa dell’Uva di Impruneta prosegue fino al prossimo 7 Ottobre, con un calendario di appuntamenti legati alla cultura, all’arte ed al buongusto.” – dichiara l’artista.

Dal 1928, data ufficiale di nascita, la Festa dell’Uva dell’Impruneta si svolge a fine settembre in Piazza Buondelmonti. Venne ideata in piena crisi economica, con il fine di promuovere il consumo d’uva; nel corso degli anni la Festa si è affermata con incredibile successo, richiamando migliaia di persone.

Inizialmente si trattava di una gara tra Fattorie e sfilata di semplici carretti addobbati, poi dal 1932 la Festa dell’Uva è animata dai quattro Rioni – Rione delle Sante Marie, Rione del Sant’Antonio, Rione delle Fornaci, Rione del Pallò –impegnati in una sfida a colpi di carri allegorici sempre più complessi, comparse sempre più numerose (fino a trecento per Rione), costumi e coreografie sempre più spettacolari.

Vero cuore pulsante e forza della Festa dell’Uva è la vita rionale che si svolge nel  mese  settembre (e non solo), con centinaia di persone impegnate in un lavoro quotidiano, tra cantiere e sartoria. Ed è proprio il tessuto sociale a rendere questa festa un qualcosa di unico nel suo genere e a darle la forza per rinnovarsi e cambiare senza perdere il senso della tradizione.

Monia Matteucci
Casentinese di nascita fiorentina di adozione, ad un certo punto della vita, decide di voler capire cosa c’è per davvero dietro un’etichetta e dentro una bottiglia, si diploma Sommelier e scopre che in questo modo può soddisfare uno dei suoi più grandi piaceri e desideri: ascoltare e raccontare Storie.