La denominazione Orcia DOC si prepara a compiere un passo importante nel mondo del vino italiano: ottenere la DOCG per il suo prodotto simbolo, l’orcia sangiovese. Ne parla in esclusiva a RossoRubino.tv Giulitta Zamperini, Presidente del Consorzio Orcia DOC.
Zamperini spiega l’importanza della DOCG: “Questa è una bella domanda, perché ovviamente noi siamo una denominazione che ancora ci definiamo giovani. Venticinque anni nel mondo del vino sono veramente pochi, ma adesso ci riteniamo un po’ più adulti, un po’ più pronti”.
La presidente sottolinea il percorso di crescita dei produttori: “I nostri produttori stanno trovando un’identità più definita e lineare. Si percepisce maggiore coesione tra le aziende, un filo conduttore rispetto a qualche anno fa. Pensiamo che la DOCG possa essere un valore aggiunto per rendere l’Orcia DOC ancora più identitaria e più vendibile, facendo emergere meglio la qualità dei nostri vini”.
Sullo stato della richiesta di DOCG, Zamperini chiarisce: “C’è una commissione di tecnici e produttori che ci sta lavorando. È un processo lungo e complesso. Vogliamo rendere il nostro prodotto principale, l’orcia sangiovese, DOCG. Affrontiamo il percorso passo passo, con limiti e difficoltà, ma con l’obiettivo di non creare una scatola vuota. Quando la DOCG verrà approvata, vogliamo che i produttori siano pronti a mettere sul mercato i vini secondo le nuove regole del disciplinare”.
La stima dei tempi? “Nell’arco di circa un anno speriamo di averla”, conclude Zamperini, auspicando che la denominazione possa consolidare la propria identità e rafforzare la posizione del sangiovese nel panorama nazionale e internazionale.
L’intervista conferma come la DOCG Orcia possa diventare uno strumento fondamentale per valorizzare qualità, coesione e riconoscibilità di una denominazione giovane ma già promettente.
