Il Vino Nobile di Montepulciano, custode di una tradizione enologica millenaria, si rinnova e si riafferma nel panorama vinicolo italiano con tre decenni di evoluzione e crescita costante della sua denominazione. Al centro di questa affascinante storia ci sono aziende che vantano un’antica eredità, risalente addirittura al 1008 e al 1646, accanto a quelle nate nel fervore del Capodanno del 1900. Ma non sono solo le radici storiche a definire il successo del Vino Nobile di Montepulciano; anche le realtà più giovani hanno contribuito con passione e impegno a plasmare il suo destino.

Nel corso di trent’anni, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano ha guidato un percorso di crescita senza precedenti, evidenziato dai numeri che raccontano una storia di successo. Nel 1994, la produzione annuale si attestava a 3,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e 156.400 di Rosso di Montepulciano. Oggi, quei numeri hanno più che raddoppiato, con 6,9 milioni di bottiglie di Vino Nobile (+98,8%) e 2,6 milioni di Rosso di Montepulciano (+1562%). Parallelamente, il numero di produttori è aumentato, passando da 44 soci nel 1994 a 81 oggi.

Questa crescita non è stata casuale ma il frutto di investimenti mirati e di una visione condivisa. Il 40,9% delle aziende ha investito oltre 5 milioni di euro in trent’anni, principalmente per migliorare la sostenibilità, promuovere l’innovazione e potenziare le attività di accoglienza e promozione. La presenza del Vino Nobile di Montepulciano negli eventi, sia in Italia che all’estero, è aumentata in modo significativo, passando da una media di 2 partecipazioni all’anno per azienda a 7.

La recente approvazione del Disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano “Pieve” segna un nuovo capitolo nella storia della denominazione. Questa nuova tipologia, approvata dal Comitato Nazionale Vini nel 2023, rappresenta un ulteriore passo verso l’eccellenza, consolidando l’identità territoriale del Vino Nobile e aprendo nuove opportunità di espressione per le aziende produttrici.

Ma quali sono i segreti dietro il successo del Vino Nobile di Montepulciano? Oltre alla tradizione, la sua rinascita è guidata da una combinazione di fattori, tra cui l’impegno degli agricoltori, l’attenzione alla sostenibilità e l’innovazione continua. Il futuro appare radioso, con il 95,5% dei produttori che si aspetta una crescita continua della denominazione, concentrata sulla riconoscibilità, il valore, il mercato e il brand.

Il Vino Nobile di Montepulciano non è solo un vino di eccellenza, ma anche un motore economico per il territorio. Con un patrimonio stimato intorno al miliardo di euro e il 70% dell’economia locale direttamente correlata al settore vinicolo, il suo impatto è tangibile. Circa 2.000 ettari di vigneti, gestiti da oltre 250 viticoltori e 90 imbottigliatori, contribuiscono a mantenere viva la tradizione e l’identità di Montepulciano.

Il mercato del Vino Nobile di Montepulciano continua a crescere, sia a livello nazionale che internazionale. Sebbene l’export rappresenti il 66% delle vendite, il mercato interno sta guadagnando terreno, trainato dalla vendita diretta in azienda, che supera il 30%. Con una forte presenza in Europa e negli Stati Uniti, il Vino Nobile di Montepulciano sta conquistando nuovi mercati, soprattutto grazie alla sua reputazione di vino biologico, che costituisce oltre il 70% delle vendite internazionali.

In conclusione, il Vino Nobile di Montepulciano continua il suo viaggio verso l’eccellenza, guidato dalla passione, dall’innovazione e dall’impegno dei suoi produttori. Con una storia millenaria alle spalle e uno sguardo rivolto al futuro, si conferma uno dei gioielli enologici d’Italia, pronto a conquistare i palati di tutto il mondo con la sua eleganza e la sua raffinatezza.