Fino a ieri, la Vigna Michelangelo di Firenze era poco più di alcuni filari sparsi, ma oggi, un ambizioso progetto di rinnovamento sta trasformando questo angolo di terra in una gemma urbana. Situata sulla collina che domina l’Arno, questa vigna offre una vista mozzafiato che abbraccia la cupola del Brunelleschi e i colli di Fiesole. Ma non è solo la bellezza panoramica a rendere speciale questo luogo: la sua posizione adiacente al Giardino dell’Iris, dove è custodito il germoplasma della celebre specie floreale, ne fa un simbolo di Firenze.

Gestita dall’azienda agricola Donne Fittipaldi di Bolgheri, presieduta da Maria Fittipaldi Menarini, la Vigna Michelangelo sarà arricchita con 700 nuove piante. Questo progetto, nato dall’amore per la tradizione e l’ambiente, è il risultato di anni di passione e dedizione di Maria e delle sue quattro figlie, che hanno deciso di portare avanti l’eredità familiare.

L’idea di coltivare le viti in questo luogo così emblematico è stata ispirata dalle antiche tradizioni vitivinicole della Toscana, e in particolare dall’interesse di Michelangelo Buonarroti, che aveva una tenuta nelle vicinanze. Ora, questo progetto si propone di recuperare e valorizzare l’antica viticoltura cittadina, mantenendo vivo l’orgoglio di Firenze nel suo patrimonio rurale e storico.

La Vigna Michelangelo sarà composta principalmente da vitigni toscani tradizionali, come il Sangiovese, il Canaiolo, la Foglia Tonda, il Pugnitello e il Colorino del Val d’Arno. Queste varietà, selezionate con cura, contribuiranno a creare vini di alta qualità che riflettono l’autenticità e la storia della regione.

Il processo di coltivazione sarà seguito attentamente da esperti del settore, garantendo un’armoniosa integrazione con l’ambiente circostante e il paesaggio urbano. Le viti saranno coltivate con tecniche tradizionali, come il sistema ad alberello, che permetterà loro di svilupparsi in modo ottimale anche su terreni ripidi.

Ma la Vigna Michelangelo non sarà solo un luogo di produzione di vino di alta qualità: sarà anche uno spazio aperto alla comunità, dove sarà possibile passeggiare tra i filari e immergersi nella bellezza della natura. L’obiettivo è quello di rendere questo angolo di Firenze non solo vivibile, ma anche sostenibile, contribuendo alla biodiversità e al benessere della città.

Sebbene i primi frutti di questo progetto richiederanno tempo per maturare, con la prima vendemmia prevista per il 2027, l’attesa sarà ripagata con un vino unico nel suo genere, che porterà con sé l’anima e la storia della Vigna Michelangelo. E mentre si solleva un bicchiere di questo vino speciale, si celebrerà non solo la rinascita di un angolo di Firenze, ma anche il legame profondo tra l’uomo, la terra e l’arte di creare qualcosa di straordinario dalla semplicità della natura.