Abito nel comune di Rignano sull’Arno dal 2013, e più volte nei miei tragitti quotidiani ho transitato davanti alla splendida villa settecentesca di Torre a Cona: 200 ettari di terreni tra giardini, boschi, vigne e uliveti di proprietà dei Conti Rossi di Montelera ed espressione di uno stile di vita intenso che concilia cultura, impegno, natura e bellezza.

Grazie all’invito dell’azienda, ho l’opportunità di visitarla e scoprire così i tanti aspetti che la caratterizzano: dalla realtà vitivinicola di pregio, all’ospitalità elegante e calda ma anche al buon cibo dell’Osteria interna alla villa, dai canoni moderni ma fedele ai valori della tradizione.

Napoleone Rossi di Montelera acquista la tenuta di Torre a Cona nel 1935 dai figli di Giulia Padoa e Gustavo Corinaldi. La famiglia è proprietaria della Martini & Rossi, azienda di vini e liquori nota in tutto il mondo. L’impresa era nata con suo nonno Luigi (1828-1892), giunto a Torino dalla campagna e divenuto in poco tempo un esperto liquorista e un bravo imprenditore. E’ lui l’autore del leggendario Ricettario scritto a mano, sotto sua dettatura, dalla moglie Marianna, nel quale si trovano le ricette fondamentali del Martini. I figli di Luigi nel 1911 ottengono il titolo di “conti” per meriti industriali a cui, nel 1922, viene aggiunto il predicato “di Montelera”. La passione di famiglia per l’enologia prosegue oggi in forme nuove con la produzione di Torre a Cona, prima con Lorenzo, figlio di Napoleone, e oggi con l’ultima generazione, Ludovica, Niccolò e Leonardo

“Prima il vino e poi l’accoglienza” – racconta Niccolò Rossi di Montelera – “Abbiamo infatti 18 ettari vitati, suddivisi tra Sangiovese, Merlot, Colorino, Trebbiano e Malvasia. Ci troviamo tra i 300-400 m sul livello del mare, con esposizioni tra sud e sud/est, ottimale per la viticoltura. I grappoli raccolti a mano vengono condotti nella cantina che trova posto negli stessi spazi dedicati a questa funzione da secoli. Beppe Caviola, enologo che dagli anni ’90 ci segue nella produzione dei vini, ha deciso di puntare su cloni di Sangiovese adatti al microclima fresco e condurne la vinificazione in maniera sartoriale, funzionalmente alle caratteristiche del millesimo a disposizione.”

Il risultato si traduce in vini di grande identità e dotati di una personalità distintiva, insieme a uno straordinario punto di bevibilità.

Torre a Cona non è solo sinonimo di pregiato rosso toscano ma è anche accoglienza esclusiva e meta di viaggio per tutti quei moderni esploratori di atmosfere ricercate che non si accontentano di fare una sosta e cercano emozioni e ricordi. A loro sono dedicate le poche preziose camere e un ventaglio di piccoli autentici piaceri.La visita si conclude con una degustazione di alcuni dei migliori piatti dell’Osteria di Torre a Cona in abbinamento ai Chianti di Torre a Cona. Nata nel 2021 all’interno della limonaia della TenutA, l’Osteria propone un nuovo concetto di ristorazione, che unisce il savoir-faire di due chef rinomati, Maria Probst e Cristian Santandrea, alla filosofia che guida l’intera proprietà: eleganza semplice, contemporaneità e natura.

Durante il pranzo ci è stato servito come antipasto un gustoso uovo poche con porcini e bietole speziate, al quale è seguito un risotto con zucca gialla, uva rossa e salame di selvaggina. Per secondo invece ci è stata proposta una coda di bue con crema di topinambur e porro. Il delizioso pasto si è concluso con una squisita fondente di cioccolato con crema inglese: davvero sublime.

NOTE DI DEGUSTAZIONE:

(Il metodo di valutazione rispecchia le caratteristiche del vino assaggiato, le impressioni organolettiche ed emozionali dello stesso, del tutto soggettive e legate al mio gusto)

Chianti Colli Fiorentini 2019

Sangiovese e Colorino, di colore rubino intenso al naso è nitido, prevalgono i frutti rossi accompagnati da una nota ematica e una fine speziatura sul finale. Sorso fine e distinto, piacevole la freschezza arricchita da un tannino disteso.

Badia a Corte 2018

Sangiovese in purezza, di colore rubino brillante, naso complesso ed energico, prevalgono note di viola mammola, mora, erbe aromatiche ma anche un ricco terziario. Palato succoso e armonico, di media struttura, trama tannica ampia e ben svolta. Chiude con richiami a note di tabacco e menta.

Terre di Cino Riserva 2018

Sangiovese in purezza, di colore rubino intenso, naso balsamico e rotondo, si apprezza la susina arricchita dalle note di cuoio e caffè e pepe bianco sul finale. Palato morbido e avvolgente, tannino vivace ma ben integrato. Il sorso chiude con richiami al caramello, un vino elegante e nello stesso tempo ricco.

Nel territorio di Rignano sull’Arno (zona a sud di Firenze) Torre a Cona rappresenta sicuramente la meta più indicata per tutti coloro che cercano una vacanza esclusiva ed emozionale a contatto con la campagna, accompagnata da buon cibo e ottimo vino.

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