Il Parlamento europeo ha approvato con 492 voti favorevoli la proposta di semplificazione della Politica Agricola Comune (PAC), un passo decisivo per ridurre gli oneri burocratici a carico degli agricoltori.

La riforma punta a garantire maggiore flessibilità nelle norme ambientali, rispondendo alle pressioni economiche e alle emergenze climatiche che hanno colpito duramente il settore primario in molti Stati membri.

La decisione dell’Eurocamera apre ora il negoziato con il Consiglio dell’UE, con l’obiettivo di rendere operativa la nuova PAC entro la primavera del 2026. Al centro del dibattito c’è l’urgenza di semplificare procedure considerate eccessivamente complesse.

Dario Nardella (Pd) ha sottolineato l’importanza di assicurare continuità e certezze agli agricoltori, soprattutto nelle regioni dove la produzione è strettamente legata alla tutela del territorio.

Anche Salvatore De Meo (Fi) ha espresso soddisfazione per la riduzione della regolamentazione, spiegando che norme più snelle e fondi più accessibili aumentano la liquidità e velocizzano gli interventi a sostegno delle imprese.

La PAC semplificata rappresenta dunque un segnale concreto di sostegno al comparto agricolo europeo, cercando di conciliare produttività e tutela ambientale.

redazione rossorubino
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