Il Prosecco conquista gli Stati Uniti e mette lo Champagne alle spalle. Secondo i dati più recenti, lo sparkling italiano ha raggiunto nei primi sette mesi del 2025 una quota di mercato del 30% tra le bollicine, superando lo Champagne (28%) sia in volumi che in valore al consumo.
Un sorpasso che conferma la straordinaria crescita del Prosecco negli ultimi 15 anni: il valore delle denominazioni Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Docg e Asolo Docg è passato da zero a oltre 500 milioni di dollari, con un incremento del 178% negli ultimi sette anni, quattro volte superiore alla media dei vini italiani sul mercato americano.
Il successo non si limita ai numeri: il Prosecco ha raggiunto una notorietà del 40%, avvicinandosi allo Champagne (52%), e supera quest’ultimo nella conversione all’acquisto (31% contro 24%). Inoltre, rappresenta l’87% delle vendite di spumanti italiani negli USA e il 25% del totale del vino italiano, confermandosi un fenomeno di consumo e cultura del bere italiano.
Il Prosecco intercetta anche i trend della mixology, dai cocktail classici allo spritz, fino ai format ready-to-drink, particolarmente apprezzati da donne e Gen Z. Secondo Carlo Flamini, responsabile dell’Osservatorio UIV-Vinitaly, “in pochi anni il Prosecco è diventato il vino italiano con l’awareness più alta negli Stati Uniti, consolidandosi come simbolo pop del bere italiano”.
Il successo viene celebrato a Vinitaly.USA a Chicago (5-6 ottobre), con 250 espositori tra cantine e consorzi, per un fatturato aggregato di oltre 7,2 miliardi di euro, confermando la leadership del Prosecco sul mercato americano e il crescente interesse verso il made in Italy.