Si è svolta Domenica 24 e Lunedì 25 presso l’ex Convento dell’Annunziata a Sestri Levante, il primo evento “I Vini del Cuore”  organizzato dall’associazione Ampelos e che ha coinvolto i viticoltori presenti nella guida omonima, insieme a quelli del format “Buongiorno In Vigna” di Clara Maria Iachini

Luca Grippo, Anna Maria Corrù, Clara Maria Iachini, Olga Sofia Schiaffino, Maria Elisa Bixio

La manifestazione si è aperta con il saluto dell’assessore alla cultura ed eventi del Comune di Sestri Levante Maria Elisa Bixio – “Come amministrazione comunale di Sestri Levante diamo un grande benvenuto a questa prima guida social, i vini presentati in questa rassegna scaldano il cuore di ognuno di noi. Visitando gli stand dei produttori ho infatti avvertito forte il sentimento di amicizia e vicinanza, ognuno dei fantastici viticoltori presenti tramanda storie e tradizioni familiari uniche e indissolubili.”

La due giorni si è svolta in una bellissimo clima di amicizia e condivisione, tra gli stessi produttori, e tra i tanti winelovers e instagrammer intervenuti, che hanno reso virale questo evento, forse unico nel suo genere.

“Qui ci sentiamo tutti in famiglia” – ha dichiarato Olga Sofia Schiaffino, ideatrice dell’evento – “Adesso ci siamo conosciuti di persona, ma con tutti ci conoscevamo già grazie ad i social, spero sia l’inizio di un lungo percorso insieme”.

Nel corso della manifestazione, si sono svolti anche tre momenti di confronto e approfondimento, con Claria Maria Iachini i produttori di Buongiorno in Vigna hanno parlato dei temi che li hanno fatti conoscere e poi uniti nel format distribuito sulla app Club House, nato nel periodo del lockdown.

Poi è stata la volta di una realtà della Val D’Aveto il Liquorificio Fabbrizii, Laura Cabona ha raccontato ad i molti intervenuti, la storia di Giovanni Fabrizii straordinario commerciante e imprenditore scomparso nel 1942 e titolare dello storico ed elegante locale liberty nel centro di Sestri Ponente, che creava ricette uniche e prodotti che oggi vengono tramandati dalla sua famiglia.

Mi ha particolarmente affascinato il Gin Rusagni  (rus agni, villaggio degli agnelli in nome in dialetto di Rezzoglio dove nasce il liquorificio) che nasce per infusione di bacche di ginepro e botaniche locali, con l’aggiunta di note agrumate, un prodotto davvero particolare, ideale per cocktails meno consueti.

Altro straordinario approfondimento quello con Jamin, che ha presentato il suo nuovo e innovativo metodo di cantinamento subaqueo in vetro dopo l’imbottigliamento. La profondità di immersione genera una pressione dall’esterno verso l’interno della bottiglia (sul tappo) un fattore difficilmente riproducibile sulla terraferma e che migliora il processo di affinamento.

Ad i tavoli di degustazione sono stati molti i produttori che hanno suscitato il mio interesse, storie uniche e vini anche particolarissimi che proverò a raccontare in sintesi di seguito.

Federica Sala simpaticissima viticoltrice di Casa del Diavolo produce i suoi vini nell’entroterra del Tigullio nel territorio della DOC Bianchetta Genovese, vitigno autoctono della zona che Federica produce anche in una versione davvero particolare: “Experimental”.

E’ una bianchetta macerata di un bellissimo paglierino dorato, al naso erbe di campo, aromatiche e tanti agrumi. Al palato è appagante, la sapidità è davvero spiccata e il sorso chiude preciso.

Eraldo Dentici produce i suoi vini a Montefalco, inizia la sua produzione nel 1998 con la mission di produrre vini naturali realizzati come una volta.

Esimio 2020 è un vino a base Grechetto, Chardonnay e Trebbiano Toscano, con 40 giorni di macerazione in acciaio e decantazione statica. Si presenta di colore giallo ambrato al naso fiori gialli spezie tra cui la curcuma e note di elicriso. Al palato è importante, il tannino richiama piatti di buona sostanza e grassezza.

Davide Zoppi splendido viticoltore ligure è il titolare con la sua famiglia di Càduferrà (Casa del Fabbro), cantina situata a Bonazzola (La Spezia), tornata a nuova vita dopo un importante recupero svolto negli ultimi anni. Tra le sue peculiarità aziendali quella di allevare Vermentino a 50 met dal mare, caratteristica che restituisce ad i vini grande freschezza ed uno spiccato carattere minerale.

’Ngilù 2020 è il rosso della cantina dedicato al nonno Angelo, un blend di sei vitigni: Sangiovese 40%, Ciliegiolo 20% poi Merlot, Syrah, Grenache Noir e Vermentino nero al 10%

Si presenta di un bel rubino con riflessi porpora, il suo bouquet è ampio e completo: fiori di arancio, ciliegia, ribes ed un bel pepato sul finale. Palato intrigante, frutto di polpa e materia, tannino ancora da affinare.

La sorridente Francesca Pagnoncelli Folceri rappresenta l’azienda omonima che si trova in una delle denominazioni più piccole del nostro Paese: quella del Moscato di Scanzo DOCG

Nel 1962 Giancarlo Pagnoncelli Folcieri, farmacista di terza generazione, produce il suo primo Moscato di Scanzo, di li a pochi anni contribuirà insieme ad altri produttori al salvataggio e al rilancio del vitigno.

Per la produzione del moscato Francesca ed il marito Massimo lasciano appassire le uve parte in vigna e parte in cassetta per almeno 1 mese, successivamente vinificano in acciaio lasciando il mosto sulle bucce per 1 settimana. Resto poi altri 18 mesi in acciaio, e almeno 3 mesi in bottiglia.

Si presenta di colore rosso granato impenetrabile, al naso un trionfo di profumi: frutta in confettura, amarena, note di incenso, caramello e chiodi di garofano per finire con lunghi sentori fumè. Al palato è ricco ma nello stesso tempo composto, il finale è lungo e amaricante. Chiude con richiami al caffè.

Sveva Consonni Folceri con grande eleganza e raffinatezza mi presenta la linea dei vini del Castello di Poggiarello, realtà biologica della provincia di Siena che alleva solo vitigni internazionali presentati in purezza ed in blend.

Sono particolarmente affascinato dal Rosarco, il rosato con uve 90% Cabernet Sauvignon e 10% Petit Verdot provenienti dalle particelle più fresche dei vigneti e raccolte a mano. Dopo una soffice pigiatura a freddo sia degli acini che dei raspi, fermenta per 10 giorni in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per poi essere imbottigliato.

Rosarco 2021 si presenta di un elegantissimo rosa cipria con riflessi rame, al naso è pulito e decisamente floreale si apprezzano fragoline, lamponi, cedro e buccia di mandarino. Al palato è agile e brioso, la sua freschezza ti rapisce.

L’entusiasmo tutto emiliano di Angela Simi fa da cornice alle bollicine dei suoi spumanti, una linea di prodotti composta spumanti metodo classico a base di Lambrusco di Sorbara che la Cantina della Volta produce con grande maestria ed artigianalità.

Il Brutrosso effettua la fermentazione secondaria in bottiglia, secondo il metodo tradizionale. Le bottiglie sono stoccate a temperatura costante di 12°C per un periodo di almeno 9 mesi. Dopo il rémuage e successivo dégorgement si procede con l’aggiunta della liqueur d’expédition e con il confezionamento.

Si presenta di colore rubino brillante, il suo perlage è fine ed ininterrotto, al naso un piacevole bouquet di piccoli frutti rossi. Al palato è vivace, ben equilibrato e di ottima pulizia.

Laura Angelini è definita la Dea del Vermentino, si perché la sua azienda, La Pietra del Focolare, nasce tra le colline di Castelnuovo Magra e Luni nel cuore della DOC Colli di Luni, una piccola realtà d’eccellenza dove l’artigianalità e l’amore sono la guida quotidiana per Laura e la sua famiglia.

Villa linda 2021 è un Vermentino Colli di Luni Doc, le sue uve subiscono una macerazione di 36h ed una vinificazione in tini di acciaio a temperatura controllata per 30 giorni, per poi rimanere a contatto con le fecce nobili per 4 mesi.

Il risultato è uno splendido paglierino chiaro con riflessi dorati, al naso gelsomino, frutti tropicali, pesca bianca e sentori di lavanda e miele. Palato di grande pulizia e freschezza, il sorso chiude minerale e piacevolmente piccante.

Il sorriso di Anisa Abazi mi porta sulle sponde del Piave, dove il giallo dei tulipani caratterizza tutte le splendide etichette di Enotria Telus, azienda agricola nata nel 2016 grazie a Fabio Lucchese, enologo classe 1987 e appunto Anisa Abazi. L’intera filosofia aziendale è basata sul rispetto dell’ambiente e mirato alla riduzione degli impatti negativi su di esso.

Ombretta è il Merlot in purezza della cantina, le uve vinificano in acciaio a temperatura controllata per 15 giorni. Segue poi l’affinamento di 7 mesi per il 50% in tonneaux di rovere americano e il 50% in acciaio. Ulteriore affinamento di un mese in bottiglia.

Si presenta di colore rubino intenso, il naso è caratteristico, prevalgono la mora, la marasca, e sentori di alloro e spezie sul finale. Il sorso è ricco e nello stesso tempo morbido, e si caratterizza per la grande dolcezza di frutto.

La simpatia tutta toscana di Alessandro Bombassei fa da cornice ad i vini dell’Azienda Agricola Ottomani di Greve in Chianti, realtà biologica dove ancora l’artigianalità ed il rispetto della materia prima sono i cardini di una filosofia produttiva vincente.

Le uve dell’IGT Canaiolo 2019 provengono dalla vigna che ha oltre 50 anni, dopo la vendemmia manuale ha inizio la fermentazione spontanea con lieviti indigeni, successivamente il mosto viene lasciato a macerare per 40 giorni in barrique da 225lt, dove giornalmente vengono effettuate follature soffici e manuali, alfine di preservare l’integrità delle bucce. Il vino successivamente affina sulle fecce fini per 16 mesi in barrique nuove.

Si presenta di colore rubino molto intenso con riflessi porpora, al naso viola mammola, ciliegia, ribes nero e sentori di cannella. Palato scattante, buona materia e sapore. Un vino dinamico e fragrante.

Jhon Maiolo è un uomo distinto e di grande cultura, produce una linea di vini di qualità eccellente in collaborazione con produttori delle zone più vocate del Piemonte, le etichette davvero belle, hanno come soggetto principale le opere pittoriche uniche ed originali del padre Francesco Maiolo.

Il Barolo 2016 Pierin di John Maiolo nasce da un singolo vigneto storico nel cuore di Monforte d’Alba, le uve fermentano per 15 giorni in piccole vasche d’acciaio con ripetuti rimontaggi, la macerazione continua per un periodo complessivo di 40-45 giorni. Successivamente il vino viene messo in botti di rovere da 2.000 litri dove avviene la fermentazione malolattica, successivamente affina in botti grandi di rovere per 32 mesi prima di passare nuovamente in vasche d’acciaio dove rimane altri 13 mesi. Dopo circa 4 anni dalla vendemmia, il vino è pronto per essere messo sul mercato.

Si presenta di colore rubino intenso con riflessi granata, naso preciso ed elegante, si apprezzano frutti scuri, richiami alla viola ed al caffè, note di sottobosco e cuoio. Palato potente ma equilibrato, tannino ottimamente integrato e disteso, calice lungo e ben risolto.

Tra gli altri assaggi più interessanti segnalo:

Paluffo 2017, Azienda Agricola Paluffo

Sangiovese 2015, Azienda Agricola Il Casale

Chianti Classico Riserva 2017, La Mirandola

Chianti Riserva 2015, La Salceta

Molti dei vini sopra citati sono presentati nella guida “i Vini del Cuore” di ideata da Olga Sofia Schiaffino a cura di Anna Maria Corrù con la prefazione di Simone Roveda e la posfazione di Luca Grippo.