Appena arrivo alla Tenuta Solar, capisco subito che qui il tempo ha una voce tutta sua. A raccontarmela è Andrea Bolla, il titolare, che parla del territorio con la devozione di chi ci crede davvero. Dice: “Creiamo nella natura, concimiamo con il letame, alleviamo al tendone, come una volta.” E questo approccio lo si sente tutto ne “El Galantuomo”, il loro Spumante Brut.
Siamo a Monteforte d’Alpone (Verona), in un paesaggio dove 55 milioni di anni fa c’era un mare e oggi emergono ancora fossili tra i filari. Le colline erano isolotti vulcanici: un’eredità geologica che conferisce ai vini un’identità netta e inconfondibile.
El Galantuomo è un vino che racconta questa storia con finezza. Un Brut da 70% Durello e 30% Garganega, affinato in acciaio per 14-20 giorni in condizioni estreme. Si presenta con un colore giallo oro, elegante e persistente. Al naso è delicato, ma in bocca si apre pieno, armonico, con una freschezza minerale che richiama l’origine vulcanica del terreno.
L’ho gustato a 12°C, in abbinamento con una tartare di pesce e, su consiglio della cantina, con anguilla: accoppiata audace, ma perfetta. È un Brut che non cerca di compiacere, ma di affascinare. E ci riesce.
In un mondo di bollicine spesso tutte uguali, El Galantuomo si distingue per carattere e autenticità, proprio come la terra da cui nasce.