Le esportazioni di pasta italiana verso gli Stati Uniti rischiano un duro colpo: il Dipartimento del Commercio USA ha annunciato l’introduzione di un dazio antidumping del 91,74% da aggiungere al 15% già in vigore, portando l’aliquota complessiva oltre il 107%.

L’indagine coinvolge 13 pastifici italiani, tra cui Barilla, Garofalo e La Molisana, accusati di vendere pasta a prezzi inferiori al valore di mercato tra luglio 2023 e giugno 2024. Paolo Barilla, vicepresidente dell’azienda, ha dichiarato: “Faremo valere le nostre ragioni nelle sedi opportune per difendere il nostro mercato.”

Il governo italiano e la Commissione Europea stanno già lavorando per fare pressione su Washington e, se necessario, portare il caso all’Organizzazione Mondiale del Commercio. Margaritis Schinas, portavoce della Commissione, ha sottolineato l’importanza di tutelare le produzioni europee di qualità.

Negli Stati Uniti, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, in visita insieme all’ambasciatore Marco Peronaci, ha dichiarato: “Facciamo il punto sulle azioni a tutela del nostro export. Seguiamo con attenzione i dossier legati alla presunta azione anti dumping che farebbe scattare un meccanismo iper protezionista verso i nostri produttori di pasta, del quale non vediamo né la necessità né alcuna giustificazione. Il Governo e i nostri diplomatici sono in contatto costante con gli uffici governativi statunitensi per affrontare questo ed altri dossier – vino, pecorino romano, olio extravergine – utili a garantire rapporti commerciali floridi e sempre più proficui.”

Il rischio di delocalizzazione è concreto: alcune aziende hanno valutato di aprire stabilimenti negli Stati Uniti per aggirare i dazi, ma La Molisana ha smentito l’intenzione di trasferire la produzione. Il mercato statunitense rappresenta circa 700 milioni di dollari per l’export italiano di pasta, secondo solo alla Germania, e i dazi potrebbero avere effetti a catena sull’intera filiera, inclusi i produttori di grano duro italiani.

L’industria resta in allerta: come sottolinea Francesco Ferrante, esperto di economia agroalimentare, “Queste tariffe potrebbero cambiare radicalmente il panorama competitivo del settore, minacciando marchi storici.”

redazione rossorubino
La redazione di rossorubino.tv aggiorna quotidianamente il webmagazine con notizie e comunicati stampa dalla Toscana