Negli ultimi anni, anche in Toscana sta emergendo con forza una nuova sensibilità verso i vini rosati. Sempre più produttori, storicamente legati ai rossi strutturati e longevi, scelgono oggi di valorizzare il proprio vitigno principe – il Sangiovese – in una veste più fresca e versatile. Un cambio di passo che riflette l’evoluzione del gusto contemporaneo e l’adattamento alle nuove esigenze del consumo.
È in questo contesto che si inserisce con coerenza il Damare Rosato Toscano, prodotto a Impruneta (FI). Un vino che nasce da una selezione precoce delle uve Sangiovese, coltivate negli stessi vigneti del Diadema Rosso, ma vinificate per esaltare freschezza, fragranza e leggerezza.
La vinificazione segue un processo attento: pressatura soffice, illimpidimento a freddo, fermentazione a 16°C in acciaio e affinamento “sur lies” per circa cinque mesi. Una scelta tecnica che regala equilibrio tra aromaticità, struttura e bevibilità.
Nel calice si presenta con un rosa tenue, provenzale, che evoca la luce calda dei tramonti toscani. Il bouquet è nitido e ricco: melograno, rosa, lavanda e ribes rosso aprono su toni floreali e fruttati, seguiti da zenzero, fragolina di bosco e una nota gessosa. Un delicato tocco di tabacco dolce aggiunge profondità e complessità.
Il sorso è sapido e agile, attraversato da una freschezza mentolata che accompagna un finale agrumato di mandarino tardivo e pompelmo rosa, con sfumature di violetta ed erbe aromatiche.
Il Damare Rosato dimostra come il Sangiovese possa parlare anche in tonalità leggere, senza perdere la propria identità. È un vino contemporaneo, elegante e territoriale, perfetto per interpretare una nuova stagione del bere toscano.