Questo vino tradizionale toscano è un vino dolce da uve Malvasia e Trebbiano, nasce da una selezione di grappoli migliori lasciati appassire mediante sistemazione dei “penzoli” (grappoli perfetti con rametti), in una stanza asciutta per circa 3 mesi.
A dicembre prima del Natale (da qui il nome Vin santo) viene vinificato mediante pigiatura e posto quindi nei caratelli da 100 litri, piccole botti di legno di castagno o di cipresso. Questi piccoli contenitori vengono poi chiusi con il cemento, dove il vino rimane a maturare per almeno tre anni in un’ambiente soggetto a continui sbalzi di temperatura, che favoriscono la formazione dei tipici profumi e sapori del vin santo.
Questa che oggi è una vera e propria eccellenza toscana, in passato era il così detto “Bicchiere di Benvenuto” che i contadini offrivano sull’aia agli ospiti.