Biologico dal 2007, Il Palagione ha una superficie complessiva di circa 50 ha di cui 17 vitati e 3 adibiti alla coltivazione dell’olivo; Giorgio ha riportato a nuova vita i terreni che circondano la sua abitazione impiantando vigneti, ristrutturando gli immobili e nel 2001 edificando l’attuale cantina di vinificazione.
“Questo territorio non ha un’unica chiave di lettura, ma deve essere interpretato, così come lo splendido vitigno Vernaccia. Io credo che un vino come la Vernaccia debba rimanere fedele a se stesso nel suo carattere identitario, ma sarà sempre la vigna, la sua posizione, il suolo e quello che le sta intorno la chiave che mi permette di dare la giusta interpretazione a ogni mio vino.” – mi racconta Giorgio Comotti
Al Palagione si entra in vigna 3 volte, per avere in cantina tipologie di uva con diverse acidità e aromi evolutivi differenti: questo permette a Giorgio di ottenere una grande scelta e versatilità al momento dell’assemblaggio, e anche una grande distinzione di profumi e caratteri tra le sue etichette.