È partita la vendemmia 2025 in Sicilia, e i primi dati forniti dal Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia indicano un moderato segnale di ripresa. La produzione attesa supera del 10% quella del 2024, un’annata caratterizzata da cali produttivi significativi. Tuttavia, i volumi restano ancora ben al di sotto della media storica, con un -40% che evidenzia le difficoltà strutturali causate dal cambiamento climatico e dalle sue conseguenze.
Camillo Pugliesi, Direttore del Consorzio di Tutela Vini DOC Sicilia, commenta: “I dati attuali ci parlano di una vendemmia migliore rispetto allo scorso anno, ma è importante tenere in considerazione il calo ancora sensibile rispetto ai volumi prodotti in passato. Il contesto ci invita alla prudenza; siamo, in ogni caso, consapevoli del lavoro che i produttori stanno portando avanti per garantire uve sane e vini di qualità.”
Le uve si presentano in buone condizioni, con grappoli sani grazie a una stagione più regolare rispetto agli anni passati. Questo lascia presagire una produzione non abbondante, ma con una qualità complessiva più che soddisfacente. L’equilibrio tra zuccheri e acidità è ottimale, elemento essenziale per ottenere vini freschi, eleganti e longevi.
Il Consorzio DOC Sicilia, che rappresenta una delle più vaste denominazioni italiane con oltre 22.500 ettari di superficie vitata rivendicata a DOC, continuerà a monitorare attentamente l’andamento della vendemmia nelle diverse province dell’isola, incluso Palermo. L’attività di controllo sarà focalizzata sul rispetto dei disciplinari produttivi e sulla valorizzazione delle varietà autoctone, come Nero d’Avola, Grillo e Lucido, veri ambasciatori della viticoltura siciliana nel mondo.