Per la prima volta la Regione Toscana finanzierà il recupero e la realizzazione di invasi aziendali per l’irrigazione, un passo fondamentale per contrastare gli effetti della siccità sulle colture. Sono oltre 16 mila gli specchi d’acqua censiti sul territorio toscano, in grado di garantire una riserva di 440 milioni di metri cubi di acqua, preziosa per l’agricoltura regionale.
Questi piccoli laghetti, spesso inutilizzati a causa di difficoltà gestionali e burocrazia, potranno ora essere recuperati o realizzati ex novo grazie al bando CSR “Investimenti produttivi agricoli per la competitività delle aziende agricole – irriguo aziendale” (SRD01) del Feasr 2023/2027. L’iniziativa, con una dotazione di oltre 17 milioni di euro, prevede contributi fino all’85% per la creazione, l’ampliamento, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di bacini idrici aziendali.
Letizia Cesani, Presidente di Coldiretti Toscana, sottolinea il valore strategico di questa misura: “L’acqua sarà sempre più un elemento di competitività per le imprese. Senza disponibilità idrica, la produzione di eccellenze Made in Tuscany come vino, olio e altri prodotti alimentari rischia di essere compromessa.” Cesani ha inoltre evidenziato l’importanza di un bando semplice e accessibile, con tempi rapidi per le autorizzazioni, per favorire l’adeguamento delle imprese agli effetti del cambiamento climatico.
Il sostegno finanziario base è pari al 65%, che sale all’80% per giovani agricoltori e all’85% per piccole aziende che realizzano nuovi invasi o migliorano quelli esistenti. L’importo massimo per domanda è di 350.000 euro, con un limite complessivo di 1 milione di euro per beneficiario nel periodo di programmazione.
Questa misura rappresenta una concreta risposta alle esigenze del settore agricolo nelle province di Firenze (FI), Siena (SI), Pisa (PI) e in tutta la Toscana, dove l’acqua piovana attualmente si disperde per il 90%, limitando la capacità di irrigazione nei periodi di siccità.