"La riforma della Pac non piace alla Regione Toscana e neanche alle altre Regioni italiane". A dirlo è stata la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi, intervenuta ad Agrofutura, il festival dedicato al mondo agricolo, svoltosi nella Tenuta di Alberese, nel cuore della Maremma (Grosseto), organizzato da Qn, La Nazione e Il Resto del Carlino in collaborazione con la Regione Toscana.

"Sabato scorso ero in Calabria a un incontro con tutti gli assessori regionali all’agricoltura e con il ministro – ha spiegato Saccardi – e abbiamo espresso grande preoccupazione per una possibile riduzione dei fondi della Pac fino al 20%. Se questo accadesse, l’agricoltura non sarebbe più considerata un settore primario, ma verrebbe fortemente penalizzata proprio in un momento in cui ci sarebbe invece bisogno di più risorse**".

Secondo Saccardi, servono fondi non solo per produrre cibo di qualità, ma anche per "manutenere il territorio, rispettare l’ambiente e sostenere le tradizioni agricole che fanno parte del patrimonio toscano".

La vicepresidente ha elogiato il modello agricolo della Tenuta di Alberese, gestita da Ente Terre, azienda agricola della Regione: "Qui si fa agricoltura biologica e zootecnia allo stato brado, si alleva la vacca maremmana – razza a rischio di estinzione – e si conservano i semi antichi attraverso la banca del germoplasma. È da qui che partono gli agricoltori custodi per recuperare varietà storiche e non disperdere un patrimonio unico".

All’evento ha partecipato anche il presidente della Regione Eugenio Giani, che ha ribadito l’impegno della Toscana: "Saremo presenti e saremo vigili come Regione perché i provvedimenti relativi alla Pac vengano indirizzati nel modo giusto. La Toscana deve alzare la voce per difendere l’agricoltura e chiedere un sostegno adeguato in Europa".

Prima di Agrofutura, si è svolta una seduta simbolica della Giunta regionale nella storica Villa Granducale della Spergolaia, ad Alberese, per sottolineare il legame tra istituzioni, territorio e futuro agricolo.

"Questa azienda – ha concluso Saccardi – rappresenta al meglio la visione agricola della Toscana: forte nelle radici, ma proiettata verso l’innovazione, la sostenibilità e l’agricoltura del futuro".