Le Anteprime di Toscana hanno visto di scena alla Fortezza da Basso di Firenze l’atteso “Chianti Lovers e Rosso Morellino“. In degustazione vi erano vini provenienti da vari areali ricadenti nella Docg del Chianti, un’area che comprende varie sottozone, tranne quella del Chianti Classico e del Morellino di Scansano. È del Morellino che vogliamo condividere le nostre impressioni sui vini degustati dell’annata 2021. Una descrizione di questo noto areale anticipa le note sensoriali.

Il Morellino di Scansano è una perla enologica posta tra l’antico vulcano Monte Amiata e la meravigliosa costa Tirrenica in provincia di Grosseto. Gli Etruschi avevano già iniziato ad allevare la vite e a produrre vino. Si narra che il nome derivi dai cavalli neri detti “morelli” che trainavano le carrozze dal vicino capoluogo e alcune famiglie si recavano a Scansano per acquistare il già noto vino rosso.

In questo lembo di Toscana il microclima è ideale per la coltivazione della vite, i suoli sono ricchi di minerali, calcare, argilla, galestro e alberese, e l’influenza marina della costa aiuta a dare origine a vini di elevata qualità.

Da disciplinare, deve essere ottenuto con una percentuale minima del 85% di uve Sangiovese e possono concorrere al completamento nella misura massima del 15%: Alicante, Ciliegiolo, Colorino, Malvasia Nera, Canaiolo, Montepulciano, Merlot, Syrah, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon. Molti produttori prediligono l’ottenimento con Sangiovese in purezza. Un vino con una buona capacità di invecchiamento, motivo plausibile per essere prodotto nelle migliori annate anche con la tipologia Riserva.

L’areale comprende 7 Comuni: oltre a Scansano, che dà il nome alla denominazione, parte dei territori di Campagnatico, Grosseto, Magliano in Toscana, Manciano, Roccalbegna e Semproniano. L’attestazione a Doc è arrivata nel 1978 e nel 2007 l’incoronazione a Docg. Dopo un periodo di grande affermazione negli anni ’90 del secolo scorso ed un periodo di tregua, è tornato a pieno titolo nella cerchia dei grandi vini rossi italiani.

Il suo straordinario paesaggio è caratterizzato da dolci colline e ha allettato molti imprenditori già affermati in altre zone della Toscana e in Italia ad investire in questa enclave. Trova abbinamento con molte preparazioni culinarie della tradizione maremmana, soprattutto con carni rosse alla griglia, tortelli maremmani al ragù di carne e cinghiale in umido. Un vino duttile, capace di farsi apprezzare sia in giovane età sia con qualche annetto in più.

Morellino di Scansano Docg Riserva 2021

Alberto Motta – Libera sentori di ciliegia, pepe nero, bacche di ginepro su una scia leggermente balsamica,  gusto avvolgente, pieno e persistente. ⭐⭐

Bruni – Rimanda note di amarena, frutti di bosco, susine mature e timo, sorso accattivante e duraturo.⭐⭐⭐

Cantina La Selva – Con sentori di violetta, arancia sanguinella e spezie dolci,  gusto morbido e  generoso, armonioso e fine. ⭐⭐

Cantina Vignaioli Scansano Roggiano – Libera note di frutti di bosco, lavanda, visciola e tabacco dolce, sorso soddisfacente e tannino ben integrato. ⭐⭐

Cantina Vignaioli Scansano Sicomoro – Sprigiona sentori di lampone,  fragola, macchia mediterranea e rosa canina, al gusto risulta piacevole e di buona struttura. ⭐⭐⭐

Fattoria Le Pupille – Naso elegante di mora, prugna, amarena e sottobosco,  palato carezzevole e leggiadro, finale lunghissimo. ⭐⭐⭐

Mantellassi – Emana note di china, mirtillo, cassis e ginepro, la freschezza stimola il sorso, al contempo è rotondo e coerente. ⭐⭐⭐

Moris Farm – Rivela sentori di ribes, bergamotto,  pervinca e pepe, gusto pieno ed appagante.⭐⭐⭐

Santa Lucia – Con note di arancia candita,  viola, tabacco biondo e liquirizia,  al palato è piacevolmente morbido, preciso è durevole.⭐⭐

Val delle Rose – Tenuta della Famiglia Cecchi – Sprigiona sentori di rosa, un tripudio di frutta rossa e una scia mentolata, il sorso rimane in bocca a lungo e ti ricorda ciò che hai percepito al naso.⭐⭐⭐