Il 22 novembre scorso ho avuto il privilegio di vivere un’esperienza straordinaria nel suggestivo scenario del Castello di San Giovanni d’Asso (SI), dove si è svolta una prestigiosa masterclass dedicata ai vini della Doc Orcia. Sebbene non abbia avuto l’opportunità di partecipare personalmente, ho trascorso con enorme piacere il pomeriggio in compagnia dei produttori del Consorzio della Doc. Questi esperti del settore hanno presentato e fatto degustare le ultime annate dei loro capolavori, esibendosi dietro i loro banchi d’assaggio in una dimostrazione appassionata delle eccellenze vinicole locali. Dieci cantine hanno messo in mostra oltre 50 etichette, regalandoci un’immersione completa nel mondo del vino.

Non produttori ma autentici vignerons, dedicati anima e corpo al proprio mestiere, dall’inizio del processo nel vigneto fino alla vendita del prodotto finito. La loro presenza ha creato un’atmosfera di rispetto reciproco, amicizia, coesione e intenti comuni. La Doc Orcia, fondata il 14 febbraio del 2000, ha dato vita al Consorzio per la valorizzazione del vino e del suo territorio, unendo le forze dei produttori locali per promuovere la bellezza della regione.

Posizionata strategicamente tra due rinomate denominazioni di vini rossi italiani, il Vino Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino, la Doc Orcia abbraccia la parte sud della provincia di Siena. Dodici comuni contribuiscono alla produzione di questo vino unico, il cui sviluppo qualitativo è cresciuto in modo esponenziale nel corso degli anni.

Il Sangiovese, vitigno principe della denominazione, dà vita a vini di alta qualità in tutte le loro sfumature, mentre altri vitigni, sia autoctoni sia alloctoni, come il Foglia Tonda, il Colorino, il Cabernet Sauvignon e il Merlot, arricchiscono ulteriormente la varietà. Storicamente, la zona è sempre stata considerata una terra vocata per la coltivazione della vite e la produzione del vino, come attestano toponimi come “Vignoni” e “Bagno vignoni”.

L’evoluzione della Doc è legata anche ai cambiamenti climatici, con un aumento delle temperature che ha ridotto il rischio di gelate primaverili nei vigneti. Le tipologie di vino proposte includono Orcia, Orcia Sangiovese, Orcia Riserva, Orcia Sangiovese Riserva, Orcia Bianco, Orcia Rosato e Orcia Vin Santo.

La bellezza dei paesaggi in Val d’Orcia, caratterizzati da scorci unici e borghi medievali suggestivi, ha portato a un riconoscimento internazionale. Dal 2 luglio del 2004, la Val d’Orcia è stata inserita nella lista “World Heritage” dell’Unesco, sottolineando la sua importanza culturale e storica.

Nonostante la mia assenza alla masterclass, ho avuto il privilegio di degustare alcuni dei vini presentati a San Giovanni d’Asso. Queste etichette, come l’Aetos Orcia Riserva 2019 della Tenuta Sanoner, il SassodiSole Orcia Sangiovese 2020 e il Sesterzo Orcia Sangiovese 2019 della Poggio Grande, hanno confermato la straordinaria maestria dei vignerons locali. La loro dedizione si rifletteva in calici che offrivano grandi espressioni, testimonianza della ricchezza e della maturità raggiunta dai vigneti nel corso degli anni 2000. In conclusione, anche se non ho potuto partecipare, l’esperienza sensoriale offerta dai vini della Doc Orcia a San Giovanni d’Asso è stata indimenticabile e illuminante.

Alcuni vini degustati a San Giovanni d’Asso

Aetos Orcia Riserva 2019 Tenuta Sanoner – Rosso rubino, trasparente e consistente, sprigionante sentori di violacciocca, rosa, marasca, fragola e prugna, impreziosite da note speziate e balsamiche, piacevole e ben equilibrato, fresco e pieno con tannini setosi, fine e lungo.

Orcia Sangiovese 2020 Sasso di Sole – Rosso rubino intenso, dipanante note di violetta, rosa, amarena e prugna alternate da bacche di ginepro e pepe nero, al palato è pieno, appagante e caldo, morbido e leggiadro.

Sesterzo Orcia Sangiovese 2019 Poggio Grande –  Rosso rubino consistente, complesso con evidenti note di ciliegia, prugna, tabacco, cacao, rosa appassita, pepe nero e chiodi di garofano, attacco tannico ben amalgamato con alcool e freschezza, ti invita ad un sorso successivo, armonioso e di lunga persistenza aromatica.

Cenerentola Orcia 2019 Fattoria del Colle –  Sangiovese 65% e Foglia Tonda – Rosso rubino brillante con note di frutti di bosco, ciliegia, cacao e nuances di pepe, palato pieno ed avvolgente con tannini eleganti e ben integrati con spalla fresca e vena sapida, molto persistente.

Frasi Orcia Sangiovese Riserva 2019 Capitoni – Sangiovese con piccole percentuali di Colorino e Canaiolo, rosso rubino profondo con sentori di ciliegia, fragola, lampone, more, cacao, qualche accenno speziato di cannella e pepe nero, al palato ti colpisce per il sorso ricco, rotondo ed armonioso con lunga persistenza.

Il Tocco di Campotondo Orcia Sangiovese 2019 – Sangiovese 100%, rosso rubino intenso, dipanante sentori di prugna, ciliegia, cacao, mora, liquirizia impreziositi da nuances di spezie dolci, sorso appagante, avvolgente e durevole

Miraggio Rosso Orcia Sangiovese 2020 Bagnaia – Sangiovese 100% – Rosso granato intenso con note di violacciocca, vaniglia, rabarbaro, frutta rossa matura, tabacco e liquirizia, al gusto è piacevolmente tannico, setoso, armonioso ed equilibrato.

Orcia Riserva 2016 Az. Atrivm – Sangiovese 100%, rubino vivace, trasparente e consistente, rimanda sentori di rosa, violetta, ciclamino, prugna, vaniglia e pepe, piacevolmente fresco e tannico, un buon impatto morbido e una apprezzabile persistenza, ne fanno un vino raffinato.

Giovesone Orcia Rosso 2019 La Nascosta – Sangiovese 100%, rosso rubino trasparente, ricco di frutta rossa, tabacco, sottobosco, accompagnati da note speziate, generoso, fine e dotato di un finale duraturo.

Tinia Orcia Riserva 2020 Fabbrica – Sangiovese 100%, Rubino vivace con note di violacciocca, pervinca, ribes rosso, lampone, tabacco e sottobosco, palato delicato, armonioso, setoso e durevole.