"Benvenuti a Vonderland: l’Europa che non vogliamo!". Con questo messaggio diretto e provocatorio, Coldiretti ha lanciato una protesta che ha unito Bruxelles e Roma, portando in piazza centinaia di giovani agricoltori per difendere il futuro dell’agricoltura europea. Al centro della mobilitazione, la denuncia delle politiche della presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, accusata di minacciare la produzione di cibo e la sicurezza alimentare con un approccio sempre più autocratico e distante dalla realtà dei cittadini.

Una mobilitazione accesa anche dall’annuncio di una possibile stangata sui dazi USA, che rischia di costare 300 milioni di euro al Made in Tuscany, e che secondo Coldiretti è solo un tassello di una crisi ben più profonda: "I rischi per l’agricoltura sono dieci volte più gravi dei dazi di Trump", si legge nella nota ufficiale. Le nuove proposte di bilancio europeo potrebbero infatti unificare i fondi destinati alla coesione e all’agricoltura, eliminando per la prima volta dal 1962 un budget chiaro a sostegno della produzione di cibo.

"Abbiamo bisogno dell’Europa come il pane, ma questa non è l’Europa che vogliamo" – recita lo slogan che ha guidato la protesta. Gli agricoltori di Coldiretti hanno esposto striscioni con il volto della Von der Leyen trasformata nella regina di “Vonderland”, un’Europa che "spegne la democrazia", "spegne la salute", "spegne l’agricoltura". Gli slogan sono comparsi davanti alla sede della Commissione Europea a Bruxelles, ma anche nei luoghi simbolo di Roma, come il Colosseo, Fontana di Trevi, Piazza Navona e persino davanti al Senato.

"È in gioco la democrazia e la stessa idea di Europa", ha dichiarato Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana. "La burocrazia europea ignora il lavoro degli agricoltori e la volontà dei cittadini. Firma accordi senza reciprocità, apre le porte a prodotti stranieri senza garanzie e impone regolamenti scollegati dalla realtà agricola. Questa è l’Europa che ci sta togliendo risorse per darle al riarmo". Cesani sottolinea anche l’incapacità della Von der Leyen nel gestire la crisi dei dazi con gli Stati Uniti, dove si parla di aumenti fino al 30%.

Per Coldiretti Toscana, questo è solo "l’ennesimo tassello di una politica economica fallimentare" che sta facendo chiudere interi settori agricoli, favorendo economie come quella cinese. "Gli agricoltori non chiedono privilegi – conclude Cesani – ma rispetto: per chi ogni giorno garantisce cibo sicuro, tutela dell’ambiente e presidio del territorio. Non accetteremo più decisioni imposte senza confronto. Contro i contadini non si governa".

L’azione lanciata da Coldiretti vuole salvaguardare il cuore dell’Europa vera: quella delle campagne, del lavoro e delle comunità. Qui le ragioni della protesta: https://welcometovonderland.eu