La Calabria del vino vive un momento destinato a entrare nella storia. Dal 7 al 10 agosto, il Cirò Wine Festival sarà il palcoscenico per celebrare il conferimento della DOCG – Denominazione di Origine Controllata e Garantita – al Cirò Classico, riconoscimento ufficializzato dal Regolamento UE n. 2025/1518.
Si tratta del più alto sigillo di qualità enologica italiana, assegnato a uno dei vini simbolo della regione e tra le più antiche denominazioni del Paese. Un traguardo che segna una svolta per il grande rosso calabrese e testimonia l’evoluzione qualitativa e identitaria del territorio.
“Questo traguardo – dichiara Carlo Siciliani, Presidente del Consorzio di Tutela Cirò e Melissa – è frutto di un lavoro collettivo intrapreso da anni, fatto di radicamento territoriale, rigore produttivo e visione strategica. Il Cirò Classico DOCG è il volto più autentico e ambizioso del vino calabrese. La DOCG non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di una nuova fase”.
Il nuovo disciplinare introduce regole più severe e aderenti alla tradizione: minimo 90% di uve Gaglioppo, con Magliocco e Greco Nero come uniche varietà accessorie (massimo 10%), esclusione delle varietà internazionali, delimitazione della produzione ai soli territori storici di Cirò e Cirò Marina (Crotone), resa massima di 80 quintali per ettaro e densità minima di 4.000 ceppi per ettaro. Obbligatorio anche l’invecchiamento minimo di 36 mesi (6 dei quali in legno) e l’imbottigliamento esclusivo in zona.
La decima edizione del Cirò Wine Festival sarà quindi l’occasione perfetta per brindare a questo storico risultato. L’evento coinvolgerà pubblico e operatori del settore con un ricco programma: tour in e-bike, degustazioni guidate, masterclass, incontri culturali e cene sotto le stelle.
Il gran finale, il 10 agosto ai Mercati Saraceni di Cirò Marina (Crotone), sarà un vero e proprio omaggio collettivo: banchi di assaggio con le cantine del Consorzio, specialità gastronomiche locali e concerti con Emilio Spataro, Mimmo Epifani e Tonino Carotone, José Barros e il DJ set di Dj Malena.
“È un riconoscimento che appartiene a tutti – ha sottolineato ancora Siciliani – e tutti, da oggi, ne siamo custodi”.
Il Cirò Classico DOCG rappresenta dunque non solo una conquista, ma anche una responsabilità: valorizzare un’identità enologica radicata nel tempo e guardare al futuro con orgoglio e impegno.