Sono intervenuti tre produttori appassionati interpreti di un territorio così unico come quello di San Gimignano: Il Palagione, Fontanelle e Cesani. Oltre a loro, è intervenuta anche l’azienda Castelli del Grevepesa di San Casciano V.P. (FI) proponendo il loro Vermut toscano al 100%, prodotto da un vino base Sangiovese per un fine pasto molto apprezzato.Attraverso le diverse espressioni di Vernaccia di varie annate – ognuna proveniente da un versante differente dell’areale eletto alla sua produzione – i partecipanti hanno potuto scoprire la profondità inaspettata di un vino dal grande potenziale di invecchiamento.

Non sono mancati spunti di dibattito tra produttori e pubblico nel giocare con gli abbinamenti tra i golosi piatti preparati dal ristorante e le tipologie di Vernaccia vintage proposte in degustazione:

  • Hydra Vernaccia di San Gimignano DOCG 2016 – Il Palagione
  • Vernaccia di San Gimignano DOCG 2015 – Fornacelle
  • Sanice Vernaccia di San Gimignano DOCG Riserva 2017 – Cesani

La Vernaccia Hydra 2016 fresca, verticale e succosa di fiori e frutti freschi la prima (anche dopo 7 anni dalla vendemmia!) che ben si è bilanciata con uno sformatino di zucca delica Lorenzini e fonduta di pecorino “Riserva del fondatore”.

Più ricca, complessa e profonda la Vernaccia 2015 di Fornacelle, spostata su note e sentori terziari evoluti come miele e accenni di idrocarburi, che ha trovato equilibrio in abbinamento con gli gnocchi di patate al ragù bianco di coniglio e ciuffi di pomata di olive taggiasche. Sanice 2017 di Cesani ha dato invece il meglio di sé abbinato con il petto di faraona con fodera di lardo di conca su letto di fagioli zolfini, grazie alla grande sapidità che contraddistingue questa Vernaccia Riserva.

Ogni vino è stato degustato con ogni portata del menù proposto in uno scambio vivace tra i commensali e i produttori, in una atmosfera conviviale e armonica. “Siamo lieti di poter coinvolgere pubblico appassionato di enogastronomia ed avvicinarlo a realtà che lavorano secondo princìpi e filosofia che sposano gli obiettivi della nostra associazione” – commenta il presidente dell’associazione Amos Cuscito.

A chiusura della cena, il goloso cannolo di sfoglia alla crema pasticcera con caramello al bitter, ha trovato un suo equilibrio accanto al Vermut artigianale di Castelli del Grevepesa, prodotto a San Casciano con botaniche selezionatissime, piantate e coltivate in azienda dal suo ideatore Damiano Guidarelli.

Giovedì 26 Ottobre si replica con una serata dedicata ad i vini in anfora, il programma completo delle serate è consultabile a questo link: “Uguali ma Diversi”