Il 15 ed il 16 Ottobre scorso, si è tenuta a Modena la VI Edizione della Champagne Exeperience, una manifestazione organizzata con il supporto dei maggiori importatori e distributori italiani e delle maggiori Maison francesi.

L’unicità dell’evento consiste nel fatto di poter trovare circa 176 produttori, fra grandi Maison e piccoli produttori di nicchia, con circa 900 etichette, da poter degustare. La suddivisione dei banchi d’assaggio per zone di produzione ha reso l’organizzazione dell’evento fluida nonostante l’alto numero di presenze (oltre seimila gli accessi registrati molti dei quali operatori del settore).

E proprio Geoffrey Orbán – Master in Œnologie, Maître en Biochimie et Ambassadeur du Champagne 2006 – sottolinea questo aspetto, dichiarando che Modena Champagne Experience sia un evento unico dove i produttori sono distribuiti in base alla loro appartenenza geografica, corrispondente alle diverse zone di produzione della Champagne (Montagne de Reims, Vallée de la Marne, Côte des Blancs, Côte des Bar oltre alle Maison classiche riunite in una specifica area) per offrire al visitatore un’esperienza sensoriale coinvolgente e un supporto culturale di alto livello.

“L’obiettivo era, come al solito, quello di mettere i tantissimi cultori dello Champagne presenti in Italia nelle condizioni migliori per poter approfondire la conoscenza di questo magnifico vino” – commenta Luca Cuzziol, Presidente di Società Excellence.

Il mercato italiano è diventato un panorama di riferimento per le bollicine francesi, così importante da portare molti produttori a compiere una scelta stilistica significativa, come quella di ridurre la “cremosità” in favore di profili sempre più “affilati” e orientati verso il “dosaggio zero”, che piace molto soprattutto ai consumatori più giovani.

Il mio “viaggio” è partito da uno dei miei produttori preferiti, Pol Roger, segnalo in particolare il “Vintage – 2016”, Pinot Noir 60% e Chardonnay 40%, uno champagne millesimato dalla personalità elegante e sensuale che affina per 8 anni sui lieviti. Note di mandorla, vaniglia e frutta gialla che si diffondono da una struttura morbida e cremosa, con un perlage fine e persistente.

Estremamente interessanti interessanti gli champagne della Maison Barons de Rothschild, nata nel 2005 un’alleanza unica e senza precedenti tra i tre rami della Famiglia Rothschild – oggi rappresentati dal Barone Philippe Sereys de Rothschild (Château Mouton Rothschild), dal Barone Benjamin e sua moglie Ariane (Château Clarke – Groupe Edmond de Rothschild), dal Barone Eric e sua figlia Saskia (Château Lafite Rothschild).

Brut Concordia – 60% Chardonnay – 40% Pinot Noir -40% di vini di riserva, la maggior parte dei quali è conservata nella réserve perpétuelle – oltre l’85% di Grands e Premiers crus.
Uso esclusivo della cuvée, lungo affinamento sulle bucce fini per 6-7 mesi (5-10% in legno della base blanche) – maturazione sui lieviti : minimo 3/5 anni.

Profondo e ampio. Profumi di frutta a polpa bianca, note peonia espressi dal Pinot Nero. Segue gamma più speziata, complessa, con aromi di albicocche secche e mandorle. In bocca è rotondo e generoso con una bella verticalità. Note di miele, zafferano e pepe, ben delineate da un bel finale amaricante.

Dopo le Maison più grandi, sono passata ai produttori più piccoli, tra cui: Sylvie Moreau (Saint-Euphraise-et-Clairizet, Montagne de Reims). E’ un’azienda che nasce “solo” nel 1962. Produzione bio e biodinamica in via di certificazione. La sua varietà più coltivata è il Pinot Meunier, alcune piante delle sue vigne hanno 60 anni. Le etichette di punta vengono vinificate in legno.

EDITION 08 COLLECTION PRIVEE – Extra Brut
P. Meunier 30 %, Chardonnay 12 %, Pinot noir 18%, + 40 % vini di riserva
Mesi sui lieviti: 96 + 120 in cantina dopo il degorgement
Affinamento in bottiglia: 120 mesi dopo il degorgement

Note: Vino base dell’annata 2003, messo in bottiglia per la presa di spuma ad aprile 2004, degorgement 21/11/2012, messo in vendita da settembre 2022.
Uno champagne molto complesso, floreale, frutta candita, panettone e tanta freschezza. L’assaggio che mi è rimasto più impresso di tutta la fiera.

Prevoteau-Perriere
Champagne Extra Brut “CUVÉE FÛT DE CHÊ”
Meunier 100%
Affina in botti di rovee ed è un blend di una selezione di vitigni Meunier, il vitigno che definisce la Valle della Marna e il Domaine. Il vitigno Meunier si rivela in un aspetto minerale, floreale e salino. La cuvée Fût de Chêne è una cuvée rotonda, con note di frutta matura e spezie, con una bella tensione.

E infine, Bourgeois-Diaz (Valle della Marna), vignaioli da quattro generazioni, attualmente la cantina è condotta da Jérôme Bourgeois-Diaz che a soli 35 anni ha preso in mano le redine dell’azienda. Da subito Jérôme ha scelto per le sue vigne la filosofia biodinamica e in cantina effettua delle micro-vinificazioni che, come nella migliore tradizione della Borgogna, servono per comprendere appieno le diverse caratteristiche di ogni singola parcella.

BD’3C Brut Nature è ottenuto da una cuveè composta con i 3 classici vitigni della champagne: Pinot Meunier (50%), Chardonnay (25%) e Pinot Nero (25%), da qui il nome dello champagne Cuveè 3C. Il vino base è affinato per circa il 40% in legno. Presa di spuma di almeno 24 mesi sui lieviti prima della sboccatura. Delicato al colore e al palato. Giovane, esuberante eppur armonico e complesso, perfetto bilanciamento di polpa e mineralità.