Bollicine toscane, vendemmia al via in Versilia

Raccolta dei primi Pinot Nero e Chardonnay tra filari sani e produttività in linea con la media, tra sfide climatiche e mercato export.

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È ufficialmente iniziata la vendemmia 2025 in Versilia (Lucca), con i primi grappoli di Pinot Nero e Chardonnay destinati alle bollicine toscane. L’avvio dei lavori si è svolto nei filari dell’azienda Il Segreto di Massarosa, sotto la supervisione di Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti.

Le altalene climatiche degli ultimi mesi non hanno compromesso la qualità: le uve si presentano sane e in perfetta forma. Le stime parlano di una produzione di circa 2,2 milioni di ettolitri, in linea con la media degli ultimi anni.

“Il momento più critico – spiega Letizia Cesani, presidente di Coldiretti Toscana – sono state le temperature bollenti di fine giugno e inizio luglio. Ora temiamo le grandinate, che possono compromettere il raccolto come successo nel Chianti e nell’area della Vernaccia”.

Dopo Pinot e Chardonnay, ad agosto sarà la volta di Ciliegiolo, Merlot e Vermentino, per proseguire a settembre e ottobre con Sangiovese e Cabernet Sauvignon, vitigni cardine di vini come Chianti Classico e Brunello di Montalcino.

L’avvio della vendemmia delle bollicine toscane si inserisce in un contesto commerciale delicato: i dazi USA rischiano di penalizzare il principale mercato extra UE, mentre Coldiretti sottolinea l’importanza di misure di compensazione o nuove aperture commerciali per proteggere un settore da 16 mila aziende, 60 mila ettari di vigneti – il 32% biologici – e un valore alla produzione vicino a 1,2 miliardi di euro, con il 74% delle bottiglie destinate all’export.

redazione rossorubino
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