Il mercato della birra analcolica sta vivendo una fase di forte espansione, con previsioni di crescita costante nei prossimi anni. Sempre più apprezzata non solo in Italia ma anche all’estero, questa bevanda conquista nuovi consumatori grazie alla varietà di proposte disponibili e a una maggiore consapevolezza verso stili di vita sani.
Secondo una recente ricerca di Altroconsumo, due italiani su tre che bevono birra scelgono almeno occasionalmente la versione senza alcol. A spingere il trend è l’attenzione crescente alla salute, unita al desiderio di non rinunciare al gusto e alla convivialità.
Ma quanto sappiamo davvero della birra analcolica? È davvero senza alcol? Come viene prodotta? Può far ingrassare? È adatta ai bambini? Gli esperti chiariscono che la birra analcolica contiene una minima percentuale di alcol, generalmente inferiore allo 0,5%, e che la produzione prevede tecniche specifiche per rimuoverlo o ridurlo dopo la fermentazione.
Sul fronte della salute, sebbene non abbia le stesse controindicazioni delle birre tradizionali, va comunque consumata con moderazione, soprattutto dai più giovani. La crescente offerta sul mercato, con birre sempre più aromatiche e di qualità, rende questa bevanda un’opzione interessante per chi vuole conciliare gusto e benessere.