Nel vasto scenario del mondo vinicolo, poche personalità hanno lasciato un’impronta così indelebile quanto Ezio Rivella. Originario di Castagnole Lanze (Asti), Rivella è stato un pioniere nel settore, contribuendo in modo significativo al successo del prestigioso Brunello di Montalcino, sia in Italia che nel resto del mondo.

La sua storia è strettamente legata alla fondazione di Castello Banfi, rinomata azienda vinicola che ha svolto un ruolo chiave nella promozione del Brunello. Ezio Rivella, insieme alla famiglia italoamericana Mariani, ha costruito un legame indissolubile con il Castello, diventando uno degli artefici del suo rinomato successo.

Ciò che ha reso Rivella un’icona nel settore è stata la sua visione pionieristica nel ricoprire il ruolo di enologo-manager, figura ancora agli albori all’epoca. La sua dedizione alla crescita qualitativa e all’identità distintiva del Brunello ha plasmato il destino di questo vino, facendolo emergere come simbolo di eccellenza enologica.

La sua leadership è stata ulteriormente evidenziata quando, tra il 2010 e il 2012, ha assunto la presidenza del Consorzio del vino Brunello di Montalcino. Durante il suo mandato, Rivella ha lavorato instancabilmente per promuovere la coesione all’interno del Consorzio e consolidare la reputazione del Brunello a livello internazionale.

Il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, ha espresso cordoglio per la scomparsa di Ezio Rivella, riconoscendo il suo ruolo cruciale nel portare il Brunello oltre i confini nazionali. Rivella ha aperto le porte del mercato statunitense al Brunello, contribuendo così al suo successo commerciale e consolidandone la fama in tutto il mondo.

Oltre al suo impatto sulla scena vinicola internazionale, Rivella è stato insignito nel 1985 del titolo di Cavaliere al Merito del Lavoro per il suo impegno straordinario presso Castello Banfi. Ha fondato il Centro Studi Enologici, è stato presidente dell’Associazione Enotecnici Italiani e ha guidato l’Associazione Mondiale degli Enologi, dimostrando così la sua influenza a livello globale.

Dal 1993 al 1998, Rivella ha presieduto il Comitato Nazionale Vini Doc presso il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, contribuendo alla regolamentazione e alla promozione delle denominazioni di origine controllata. La sua influenza è stata riconosciuta anche a livello internazionale quando è stato eletto vicepresidente dell’Office International de la Vigne et du Vin di Parigi nel 1998 e presidente di Unione Italiana Vini nel 2001.

Con il suo passaggio avvenuto questa notte all’età di quasi 91 anni, Ezio Rivella lascia un vuoto nel mondo del vino, ma il suo legato di dedizione, visione e leadership resterà una fonte d’ispirazione per le generazioni future di enologi e amanti del Brunello di Montalcino.