Qui gli amici a 4 zampe sono di casa da sempre, cani custodi delle vigne.

I vignaioli amano i cani o i cani amano i vignaioli?

Entrambe a giudicare da Carpineto, icona dei grandi vini rossi toscani, dove sono ben 11 i quattro zampe che fanno parte della famiglia e che passano le giornate tra le vigne e i boschi nelle cinque splendide tenute toscane.

E sono loro i più ansiosi di accogliere gli ospiti a 4 zampe per Calici di Stelle.

“Tutte le mattine, di buon ora, quando faccio un giro tra i vigneti – racconta Antonio Michael Zaccheo, seconda generazione della Carpineto, residente proprio nella Tenuta di Montepulciano, vocata al grande Vino Nobile di cui l’azienda rappresenta l’eccellenza –  Asia e Artù, 3 anni, poco più che cuccioli diremmo se non fosse per le dimensioni… non mi lasciano mai solo. Sono i cani del nostro agronomo, Mauro Micheli, e vivono qui. Quella è la loro passeggiata preferita. Più tardi, quando io entro in cantina o vado in ufficio, loro si appostano sul punto più alto del vigneto che guarda il piccolo lago e stanno lì come a far la guardia, essendo uno dei punti più alti da dove la vista spazia quasi sull’intera tenuta. In un certo senso sono loro i padroni di casa, dolcissimi e tranquilli ma al tempo stesso vigili e anche abili cacciatori, si sentono molto dogwinery. Anche chi viene a trovarci li sente subito amici. Sono una razza gigante, un mix di Bovaro del Bernese e Pastore del Caucaso, Maremmano, che conquistano tutti. Insomma, potremmo definirli cani “nobili”, scherza Antonio Zaccheo. “A casa poi ho Neve, una maremmana meticcia, pelosissima e molto affettuosa.”

E i cani della Tenuta di Montalcino invece chi sono? Perla e Ares, mix di maremmani e pastori del Caucaso.

Ares, in particolare, molto mansueto e affettuoso, affianca tutti nelle perlustrazioni di ogni giorno per controllare i vigneti, dolce e coccolone, spesso dopo una giornata di lavoro in vigna si apposta davanti alla barricaia dove affina il Brunello quasi a voler marcare il territorio e proteggerlo.