La 20ª edizione di Granaccia & Rossi di Liguria ha registrato numeri significativi al Palasport di Quiliano (Savona): quasi settanta cantine presenti, duecento partecipanti ai momenti di approfondimento e un pubblico con età media sotto i quarant’anni. Dati che consolidano il ruolo della manifestazione come osservatorio sui rossi e rosati regionali.
I focus tecnici, curati da Saverio Russo e Jacopo Fanciulli, hanno analizzato la diffusione della Grenache nelle diverse aree italiane. Alla tavola rotonda e alla masterclass hanno preso parte esperti come Vincenzo Gerbi, Alessandro Carassale, Pietro Stara, Vincenzo Scivetti e Marco Rezzano, contribuendo a definire un quadro aggiornato sulle potenzialità produttive e sulle interpretazioni territoriali del vitigno.
La rete Vite in Riviera, guidata da Massimo Enrico, ha evidenziato l’aumento della partecipazione, risultato di un lavoro condiviso che negli ultimi due anni ha ampliato il pubblico e l’offerta dell’evento. I quaranta banchi di degustazione, gestiti insieme ai sommelier Fisar, hanno registrato un alto afflusso di operatori e appassionati, dato rilevante per un appuntamento nato vent’anni fa come iniziativa locale.
La presenza di delegazioni da Sardegna, Toscana, Umbria e Veneto ha favorito confronti sui dati produttivi delle diverse denominazioni legate alla Grenache. A questi si sono aggiunte sei etichette selezionate da Francia e Spagna, premiate al Grenache du Monde, utili per misurare la collocazione dei rossi liguri nel panorama internazionale.
Riconoscimenti sono stati assegnati alle cantine di Quiliano e ai locali che hanno partecipato alle iniziative collegate all’evento. Nel suo intervento conclusivo, il sindaco Nicola Isetta ha sottolineato come la crescita registrata quest’anno confermi la validità del percorso avviato con Slow Food e sostenuto da enti e imprese del territorio.
