Grande successo di pubblico per l’edizione 2022 di “Pentecoste a Castellina in Chianti”, l’evento organizzato dall’ Associazione Viticoltori di Castellina in Chianti e dall’amministrazione comunale, tornato quest’anno dopo lo stop dovuto all’emergenza sanitaria.

Quasi 200 persone hanno partecipato alla cena inaugurale in Via delle Volte, antica strada di impianto medievale addossata alle vecchie mura, dove gli ospiti hanno potuto degustare le pietanze preparate dalla brigata del ristorante l’Albergaccio, abbinate ad una selezione delle migliori annate di Chianti Classico delle aziende associate.

Una bella iniziativa che ha permesso ad i tanti produttori presenti di confrontarsi anche con giornalisti e professionisti della comunicazione, che hanno potuto degustare i vini sia a tavola che nelle successive due giornate di degustazione.

Quello che emerge è sicuramente un impegno comune nel cercare di affrontare le estati torride che negli ultimi anni si susseguono, le strategie che emergono sono in particolare quelle legate alle potature più controllate e meno invasive, alla ricerca del giusto equilibrio per una corretta maturazione fenologica delle uve.

Il lavoro delle cantine più grandi presenti sul territorio è sicuramente qualcosa da segnalare, l’impegno nella ricerca in vigna ed in cantina ha aiutato molto a fare crescere quel know how territoriale che qui si percepisce molto chiaramente, e che in qualche modo continua a portare nuova linfa a tutti quei “ragazzi” che si sono approcciati alla viticoltura negli ultimi anni.

Beh si perché qui la scoperta positiva è stata quella di trovare alcune realtà molto giovani, composte da ragazzi volenterosi, che magari hanno fatto esperienza proprio in cantine importanti del territorio, e che adesso si sono messi in gioco, e cercano di portare nei vini di Castellina, una bella ventata di novità e freschezza.

Nei miei assaggi ho trovato anche molti vini interessanti, in particolare da quei territori (manco a dirlo) che hanno i vigneti esposti a nord-est o nord-ovest, etichette che sicuramente vanno incontro ad una tipologia di calice più verticale e fruttato e se vogliamo, anche meno impegnativo, tanto richiesto anche e soprattutto dai nuovi consumatori. In alcuni assaggi ho trovato ancora difficoltà a gestire il legno, spesso davvero troppo presente, importante sarebbe per alcune cantine pensare ad un rinnovo del parco botti.

I MIEI MIGLIORI ASSAGGI

(Il metodo di valutazione rispecchia le caratteristiche del vino assaggiato, le impressioni organolettiche ed emozionali dello stesso, del tutto soggettive e legate al mio gusto)

Chianti Classico 2020, Tenuta di Lilliano ⭐⭐

Fiori, frutto, precisione e pulizia. Una annata che si risolve sempre bene, palato schietto e preciso.

Chianti Classico GS Sei 2018, Querceto di Castellina ⭐⭐

Grande rotondità al naso: mora, prugna e spezie dolci. Palato scorrevole e appagante.

Chianti Classico Picus 2018, La Mirandola ⭐

Giaggiolo, rosa, lamponi, palato ricco ma non sempre preciso.

Chianti Classico Primocolle 2019, Villa Cerna 

Rosa, geranio, chiodi di garofano e note speziate. Al palato scorre bene.

Chianti Classico 2018, Fattoria di Rodàno ⭐

Viola mammola, note tostate, ricco. Palato pieno e ficcante, buona lunghezza.

Chianti Classico 2019, Squarcialupi ⭐⭐

Viola, ciliegia, garofano, sentori speziati. Palato snello e pulito.

Chianti Classico 2019, San Donatino 2019 ⭐⭐

Pulito, sincero e di buon frutto. Palato disteso, buona gestione del legno.

Chianti Classico 2018, Nardi ⭐

Bel timbro note balsamiche, giaggiolo e frutti. Palato convincente, un vino di stile.

Chianti Classico 2019, Lecciaia ⭐

Naso timido ma elegante, palato rotondo, buona gestione dei tannini.

Chianti Classico GS Montornello 2018, Bibbiano ⭐⭐⭐

Naso delicato, frutto rotondo, mora, ribes. Palato bilanciato, frutto croccante, di grande stile.

Chianti Classico GS  2016, Villa Rosa ⭐⭐

Fiori rossi, ciliegie e ribes, chiude con sentori di macchia. Palato di buon peso.

Chianti Classico Riserva 2018, Brancaia ⭐⭐⭐

Naso complesso e armonico: frutta matura, salvia bianca, mallo di noce. Palato brioso e di grande sostanza e sapore. Un signor vino

Chianti Classico 2019, Nittardi Vigna Dogaressa ⭐⭐

Naso classico e preciso: rosa, marasca e sentori mentolati. Palato asciutto che invita al sorso.

Chianti Classico GS 2015 Montelupo, Mazza ⭐

Naso materico, spezie scure, cuoio e caramello. Sorso gradevole, tannini vigorosi.