Contucci, Vino Nobile dal 1773 [VIDEO]

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Qualità, identità territoriale, sicurezza alimentare,  sono queste le parole d’ordine in Toscana nel settore agroalimentare.  Nel corso della manifestazione Food e Wine in Progress svoltasi a Firenze, abbiamo realizzato alcuni focus su alcuni prodotti d’eccellenza.

La famiglia Contucci già fin dal Rinascimento coltivava la vite ed è noto come nel 1700 fosse già molto apprezzata questa sua attività. I Contucci, infatti, sono stati tra i “padri putativi” del Vino Nobile di Montepulciano (documento del 1773) contribuendo in maniera determinante a renderlo famoso nel mondo: “un vino ottenuto con le uve nobili destinato alle mense dei nobili”; nel 1800 la loro fama è dimostrata da numerose medaglie ed attestati.

Le viti, costituite solamente da vitigni autoctoni (Prugnolo Gentile, Canaiolo nero, Mammolo, Colorino, Trebbiano Toscano, Malvasìa del Chianti e Grechetto), sono allevate a cordone speronato ed hanno una densità di circa 3300/4000 piante per ettaro, con rese contenute (inferiori a 55 q/ha) che consentono di ricavare uve di ottima qualità. Gli interventi agronomici sono sempre improntati al massimo rispetto dell’ambiente; viene praticata la “lotta guidata”; la concimazione, la potatura corta e il diradamento dei grappoli vengono praticati a seconda delle necessità dell’annata. La raccolta viene fatta comunque a mano, in cassette, e con più passaggi selezionando i grappoli; è iniziata la graduale sostituzione dei vigneti più vecchi.

Questi prodotti rappresentano un patrimonio culturale di sapori, mestieri, conoscenze che testimonia quanto sia importante, per la Toscana, la qualità a tavola.